Le Casse previdenziali private entrano in forze nel Fondo nazionale per l’housing sociale della Cassa Depositi e Prestiti. Le adesioni, promosse dall’Adepp, l’associazione che raggruppa 20 Casse private ed è presieduta da Andrea Camporese, sono arrivate nelle ultime settimane. Le Casse che hanno già formalizzato la sottoscrizione del Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia) hanno messo a disposizione risorse complessive per circa 100 milioni. L’Empam, la Cassa dei medici, ha sottoscritto per 30 milioni mentre l’Inpgi, l’ente previdenziale dei giornalisti, ha formalizzato un impegno per 25 milioni. Le altre che hanno definito l’adesione sono la Cipag (geometri) e l’Enpapi (infermieri). C’è poi un secondo drappello che ha deliberato ma che attende il via libera ai rispettivi piani triennali sugli investimenti immobiliari da parte dei ministeri dell’Economia e del Welfare, come ha stabilito una legge del 2010. Tra gli addetti ai lavori si stima che le risorse complessive deliberate per il Fondo gestito da Cdp Investimenti Sgr possano arrivare a 200 milioni. Il Fondo investimenti per l’Abitare punta ad un obiettivo di raccolta di 2 miliardi (1,67 miliardi già raggiunti a fine dicembre).
Blog Costruire Previdenza da WWW.MONDOPROFESSIONISTI.EU N. 58 DEL 31 MARZO 2011
Roma 8 aprile 2011
SALA CAPRANICA piazza Capranica, 101
What about money?
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mente emotiva e scelte economiche
Ormai da diversi decenni risultano sempre più fecondi i rapporti tra economia e psicologia culminati nel 2002 con l’attribuzione allo psicologo Daniel Kahneman del premio Nobel per l’economia con la seguente motivazione: “per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza”.
L’economia si interessa sempre più di temi quali benessere, motivazioni, formazione dell’opinione, emozioni, euristiche, trappole mentali, bias cognitivi tanto che i modelli adottati dagli economisti si sono fatti sempre meno astratti e sempre più curiosi del “fattore umano”
I relatori proporranno alcuni argomenti generali relativi alle scelte in materia di economia ed investimenti per arrivare poi a parlare delle scelte del nostro Ente di Previdenza.
Interverranno
Matteo Motterlini, direttore del Centro di ricerca di epistemologia sperimentale e applicata, Università vita e salute San Raffaele, autore di “Economia emotiva” edito da Rizzoli e di “Trappole mentali, come difendersi dalle proprie illusioni e dagli inganni altrui” edito da Rizzoli
Sophia Grene reporter del Financial Time
Salvatore Bragantini editorialista di prima pagina del Corriere della Sera, esperto di economia e finanza,
Jan Wiener vicepresidente dell’International Association for Analytical Psychology
Il Presidente e i Consiglieri dell’ENPAP
Realizzato con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Crediti ECM richiesti. Traduzione simultanea in cuffia.
Partecipazione GRATUITA riservata agli iscritti ENPAP.
Il 16 marzo 2011 si è tenuto a Roma il Convegno “Presente e futuro della previdenza privata - Autonomie, Responsabilità, frontiere del Welfare” organizzato dall’Associazione degli Enti Previdenziali privati ADEPP.
Il Convegno ha visto una grande partecipazione di Presidenti e Consiglieri degli Enti aderenti ad ADEPP.
Sono intervenuti come relatori oltre al Ministro del Lavoro e attività produttive Sen. Maurizio Sacconi:
Andrea Camporese - Presidente ADEPP
Mario Monti - Presidente Università Bocconi
Marina Calderone - Presidente CUP intervento di Marina Calderone al Convegno ADEPP
Sergio Corbello - Presidente Assoprevidenze
Giuseppe Guzzetti - Presidente Fondazione Cariplo- Acri
Giampiero Malagnino - Vicepresidente vicario ADEPP
Sergio Polese - Coordinatore Pat
Gualtiero Tamburini - Presidente Federimmobiliare
CALDERONE-CAMPORESE: CASSE E ORDINI UNITI PER UN NUOVO WELFARE PER I PROFESSIONISTI
Un obiettivo comune: la creazione di un nuovo welfare per i professionisti. Questo è uno dei temi su cui si sono confrontati Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario per le Professioni, e Andrea Camporese, neo Presidente dell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati. Un incontro che ha visto i vertici dei due organismi concordare sulla necessità di collaborare, insieme al Ministero del Lavoro, per approfondire l’impianto generale di un’ipotesi di sistema di assistenza e sostegno ai professionisti italiani.
“Nell’epoca del lavoro discontinuo, del lavoro sottoposto a cicli di mercato, dell’abbassamento delle retribuzioni medie, la tutela di welfare per il lavoro non dipendente deve crescere e deve essere strutturata. Servono però grandi risorse” ha sottolineato Andrea Camporese. “Il mondo della previdenza privata e il mondo rappresentato dal CUP devono individuare dei temi trasversali, come il welfare, e affrontarli insieme.”
Una sfida che Marina Calderone non esita a raccogliere: “la creazione di un nuovo sistema di assistenza per i professionisti è un tema ineludibile, soprattutto pensando alle generazioni che entrano ora nel mercato del lavoro, e alle professioniste. Si devono moltiplicare le occasioni di sinergia e di incontro con il mondo delle Casse, perché dobbiamo dare vita a nuova cultura della previdenza. Per questo il prossimo appuntamento con l’ADEPP sarà a settembre”.
Manovra economica e Riforma degli Ordini gli altri temi affrontati nell’incontro, oltre al confronto su argomenti di attualità professionale.
dal sito http://www.consulentidellavoro.it
Oggetto: Assistenza sanitaria integrativa
Gentile collega
nella newsletter N.11 ti avevamo spiegato le ragioni per le quali approvavamo la scelta del Consiglio di amministrazione ENPAP di non rinnovare la convenzione in essere con EMAPI/GENERALI per l’Assistenza sanitaria integrativa.
A seguito della gara d’appalto l’Ente ha ora affidato a UniSalute SpA, società di Unipol Gruppo Finanziario, la gestione della convenzione sanitaria. Ciò significa che UNIPOL rimborserà agli iscritti ENPAP le spese sostenute per gravi eventi morbosi e grandi interventi chirurgici, retroattivamente fino al 16 aprile 2010 ovvero da quando è scaduta la vecchia assicurazione Generali/EMAPI.
Il piano sanitario BASE per gli iscritti Enpap in sintesi prevede:
* Il pagamento, in caso di grande intervento chirurgico o grave evento morboso, delle spese sostenute nei giorni prima, nei giorni dopo e durante il ricovero. Durante la degenza, sono anche comprese le spese sostenute, quali ad esempio la retta di degenza, i medicinali, l’assistenza infermieristica e l’accompagnatore. Per i ricoveri che necessitano di trattamento domiciliare successivo alle dimissioni, UniSalute mette a disposizione attraverso le strutture convenzionate i servizi di ospedalizzazione domiciliare, quali ad esempio l’assistenza medica, riabilitativa e infermieristica;
* Il pagamento delle spese sostenute per gli interventi chirurgici odontoiatrici, compresi gli interventi di implantologia, conseguenti a particolari eventi;
* Il pagamento di prestazioni diagnostiche e terapeutiche di alta specializzazione extraricovero: laserterapia a scopo fisioterapico, mammografia, RMN, TAC, ecc.
L’Assicurato, qualora non richieda alcun rimborso alla Società, né per il ricovero né per altra prestazione ad esso connessa, avrà diritto a un’indennità di € 75,00 per ogni giorno di ricovero con pernottamento per un periodo non superiore a 90 giorni per persona e anno assicurativo.
Altra importante novità è l’assistenza telefonica e online che offre informazioni su strutture e specializzazioni, su aspetti amministrativi ( informazioni burocratiche, esenzione ticket..) e assistenza diretta e indiretta in Italia e all’estero.
La centrale operativa fornisce 24 ore su 24 servizi di prenotazione per le prestazioni sanitarie garantite dal piano nelle strutture convenzionate.
Ogni iscritto può estendere la copertura BASE anche ai propri familiari (conviventi e figli di conviventi compresi) pagando una piccola somma annuale pari a 46 euro per 1 familiare e 82,80 per 2 o più familiari.
Le garanzie offerte dalla polizza BASE, pagata da ENPAP, possono essere ampliate, usufruendo di tariffe agevolate, includendo qualsiasi tipo di ricovero, day hospital, intervento ambulatoriale, visite specialistiche e accertamenti diagnostici, parto e aborto terapeutico, visite odontoiatriche, check up.
di Laura Cavestri e Federica Micardi
Casse di previdenza libere di scegliere gli asset, ma “depurati” da derivati e obbligazioni strutturate e tramite procedure trasparenti. Sotto la vigilanza del Parlamento e – in prospettiva – di un’Authority indipendente per contenere il rischio entro confini di sicurezza. Infine, per comprimere i costi ed elevare l’efficienza, gli enti sono invitati a promuovere sinergie, scambi di conoscenze, senza escludere possibilità di fusione.
Sono queste le principali conclusioni dell’indagine conoscitiva sulla situazione economica e finanziaria delle Casse privatizzate - che si è conclusa ieri – svolta dalla Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
Una fotografia degli asset, Cassa per Cassa, negli anni 2008 e 2009, picco massimo della crisi finanziaria e dell’emersione dei titoli cosiddetti “tossici” che hanno portato al tracollo di Lehman.
La Commissione ha analizzato l’asset allocation delle Casse maggiormente esposte (circa i due terzi del totale) rilevando che il 35% degli investimenti mobiliari negli anni 2008 e 2009 era in titoli strutturati, definiti dalla commissione «poco trasparenti» e «ad alto rischio».
Particolare attenzione è stata posta sul Gruppo Leheman Brothers: al 31 dicembre 2008 il valore nominale dei titoli a emissione diretta del gruppo americano presenti nei portafogli delle Casse era di circa 125milioni di euro, pari allo 0,83% del patrimonio complessivo (che diventa 0,2% se si includono gli enti “virtuosi”), percentuale che sale al 3,42% se si considera anche l’esposizione indiretta.
Rispetto alla bozza del documento circolata a dicembre (si vedano «Il Sole 24 Ore» del 10 e «Plus» del 18 dicembre) sono state apportate poche modifiche, che hanno interessato soprattutto la parte conclusiva.
La Commissione ha cancellato dal documento l’invito agli amministratori delle Casse di valutare l’opportunità di investire in titoli pubblici emessi dallo stato italiano e nel social housing, e ha invitato il governo a pensare a un organismo terzo indipendente cui affidare il controllo sulla gestione finanziaria delle Casse.
Per Andrea Camporese – presidente dell’Adepp – l’associazione che rappresenta 20 enti privati, «i rischi del mercato finanziario possono e devono essere ridotti al minimo, ma non possono essere eliminati. La grande crisi del 2008 ha evidenziato una positiva tenuta delle Casse privatizzate. Prova ne è che quasi tutti gli istituti hanno recuperato larga parte delle perdite tra il 2009 e il 2010».
Integrativo al 5 per cento
Sulle Casse di previdenza si muove anche il fronte parlamentare. Anzi, se tutti i gruppi accoglieranno la proposta del presidente della commissione Lavoro del Senato, Pasquale Giuliano, la miniriforma che prevede l’elevazione al 5% del contributo integrativo per le Casse di previdenza professionali troverà una corsia preferenziale: «Ovvero – spiega lo stesso Giuliano – l’esame in commissione in sede deliberante, per licenziare il provvedimento saltando l’Aula». Tramontata la via del milleproroghe, Giuliano mette così a tacere ogni critica su una sua presunta intenzione di “rallentamento” del Ddl Lo Presti, per ulteriori valutazioni alla luce dell’indagine della commissione bicamerale.
Se, dunque, il Ddl Lo Presti potrà essere licenziato direttamente in commissione Lavoro (dopo il sì unanime dalla Camera), le Casse che applicano il sistema contributivo potranno elevare l’aliquota di contributo integrativo sino al 5% (oggi al 2% per alcune e al 4% per altre) così da destinarne una quota all’arricchimento dei montanti individuali. Naturalmente l’aumento finirà direttamente in parcella a carico del cliente, sul quale peserà l’aggravio.
Monitoraggio degli immobili
Intanto, nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» (la n. 12 del 17 gennaio) il decreto interministeriale (Economia-Lavoro) del 10 novembre che prevede la comunicazione ai due ministeri di un piano triennale sulla gestione del patrimonio immobiliare entro il 30 novembre di ciascun anno (con possibilità di modifiche entro il 30 giugno).
Mentre per le operazioni nell’allegato A (le vendite dirette di immobili a privati, enti, Casse e Pa, la sottoscrizione di titoli pubblici acquistati con i proventi delle operazioni immobiliari e le quote di fondi immobiliari, sia acquistate cash che attraverso conferimenti) scatta il silenzio-assenso, decorsi 30 giorni dalla comunicazione.
Blog Costruire Previdenza da “Il Sole 24 ore”del 20 gennaio 2011