Basato sulle certificazioni dei sostituti d'imposta, sarà disponibile per 20 milioni di persone
Arriva il 730 precompilato: sarà disponibile dal 15 aprile per 20 milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati. Per elaborarlo l'Agenzia delle Entrate sta utilizzando le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria, quelle trasmesse dalle banche, dalle assicurazioni e dai sostituti d'imposta (enti previdenziali e datori di lavoro). Benché le operazioni di acquisizione e trattamento dei dati siano ancora in corso, grazie al contributo di tutti gli attori coinvolti nel progetto "730 precompilato", sono state già trasmesse - comunica l'Agenzia delle Entrate - più di 100 milioni di operazioni continua..
Mano pesante per professionisti e artigiani privi del Pos, sanzioni fino a 1.500 euro e sospensione dell'attività per chi non si adegua. È quanto prevede il disegno di legge 1747 presentato in Senato il 22 gennaio scorso. L'obbligo del Pos (l'apparecchio che consente di pagare con il bancomat) per imprese, professionisti, artigiani e commercianti, scattato dal 30 giugno 2014, ha suscitato tanto scalpore lo scorso anno, alla fine la norma è arrivata, ma senza espresse sanzioni per i “fuori legge” e con nessuna agevolazione per chi, invece, la legge la rispetta. Il risultato: non c'è stata quella diffusione capillare tanto di Federica Micardi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/mRkuBR
“Non c’è previdenza senza reddito e senza lavoro”. La provocazione iniziale di Alberto Bergianti che per Profess@RE – il coordinamento degli Ordini e Collegi professionali di Reggio E. - ha introdotto il tema del convegno nazionale “Casse di previdenza professionali: verso quale domani”, svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 27 febbraio, è stato il leitmotiv che in varie sfaccettature ha accompagnato gli interventi dei numerosi e qualificati relatori davanti a molte centinaia di professionisti giunti da tutta Italia. continua..
Veicolare gli investimenti delle casse di previdenza su beni materiali e immateriali. In particolare, sulle infrastrutture che permettano anche la messa in sicurezza del territorio e sulla banda larga. Il tutto, al fine di diminuire la percentuale degli investimenti all’estero, circa il 70%, su cui si concentra l’attività delle casse di previdenza. Questa la linea di condotta da seguire secondo la vicepresidente della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori, Titti Di Salvo (Pd), intervenuta ieri a Reggio Emilia continua..
Se ne è discusso a Reggio Emilia nel convegno organizzato da Profess@re al quale hanno partecipato tra i tanti che sono intervenuti ,alcuni Presidenti degli Enti di previdenza privata, un rappresentante del Cup, la Vice presidente della Commissione bicamerale di controllo, Titti Di Salvo e il Senior Advisor del Censis, Giuseppe Roma. Ad aprire le danze il dottor Alberto Bergianti che ha voluto ricordare come “ben 7 anni fa in un altro convegno a Reggio Emilia gli ordini e i collegi professionali avevano posto all’attenzione pubblica il tema delle riforma degli ordinamenti professionali a fronte del tentativo di cancellare le professioni italiane per perseguire un mercato dei servizi professionali. continua..
L'allarme di Confprofessioni: il mercato dei servizi professionali consegnato alle lobby dell'industria e delle banche
“Non vedo alcun vantaggio per i cittadini, ma solo la volontà di trasferire un'ampia fetta del mercato dei servizi professionali ai grandi gruppi industriali e alle banche”. Duro il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al disegno di legge sulla concorrenza varato lo scorso 20 febbraio dal Consiglio dei ministri. “Con la scusa di attaccare presunte rendite di posizione, si vuole far credere ai cittadini che non avranno più vincoli e potranno muoversi liberamente sull'asfittico mercato dei servizi professionali, ma il prezzo da pagare sarà altissimo perché cadranno tutte quelle garanzie di imparzialità e terzietà che in tutta Europa contraddistinguono la prestazione professionale. continua..
Le casse di previdenza mettono mano al portafoglio immobiliare. C’è chi razionalizza i costi, chi riqualifica il patrimonio, chi dismette degli asset e vende gli immobili pregiati – in primis quelli residenziali – e chi sceglie i fondi immobiliari per garantire gli investimenti. E c’è anche chi, infine, nonostante all’orizzonte la normativa imponga un tetto sui capitali impegnati nel real estate, compra nuove unità.
A cambiare le regole del settore sarà lo schema di regolamento attuativo del Dl 98/2011 (ora nelle mani del ministero dell’Economia per le ultime modifiche): se il vaglio del Consiglio di Stato e la successiva registrazione presso la Corte dei conti non tarderanno, è il 1°luglio 2015 la prima data utile per l’entrata in vigore del provvedimento. continua..