Trasformare i lavoratori (dipendenti) anziani in figure part time ma con i contributi pagati (dallo Stato) come se lavorassero a tempo pieno per fare largo ai giovani da assumere a tempo indeterminato con vantaggi fiscali e contributivi da parte delle aziende. Al di là di tutti i proclami (Imu sì, Imu no, sospensione ma solo per la prima casa, no, anche per le abitazioni rurali ma non per i capannoni industriali…) la vera proposta cardine del governo Letta per rilanciare il lavoro in Italia è questa.continua..
Ipotesi al vaglio ministero Lavoro: un dipendente vicino alla pensione accetta di lavorare meno ore, con uno stipendio più basso, fino alla fine della carriera.
Subito il decreto legge per rivedere la riforma Fornero dell'estate scorsa, restituendo flessibilità ai contratti a termine. E poi la vera fase due per provare a risollevare l'occupazione giovanile puntando prima di tutto sulla staffetta generazionale, il meccanismo che agevola l'uscita dal lavoro degli anziani in cambio dell'ingresso dei giovani e che potrebbe riguardare anche i dipendenti pubblici.continua..
Secondo l'Istat, nel 2012 il 30,9% dei 60-64enni ha usato internet e solo il 16,3% tra i 65-74enni. Tra chi ha superato i 75 anni la quota scende drasticamente al 3,3 per cento. Sono sufficienti questi dati per immaginare quale possa essere l'effetto di una disposizione contenuta nella legge di stabilità 2013 in base alla quale da quest'anno gli enti previdenziali non invieranno più il Cud in forma cartacea se non su espressa richiesta dell'interessato. Il canale principale diventa internet. Un provvedimento nato con le migliori intenzioni (ridurre i costi della pubblica amministrazione, semplificare i processi) rischia di complicare la vita a milioni di pensionati. continua..
Apertura di un tavolo di confronto con i presidenti delle commissioni Lavoro della Camera e del Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, per una riforma dell'autonomia della casse di previdenza private che «deve entrare nell'agenda del Governo». Progettazione di un fondo intercategoriale destinato a dare una risposta a quel fabbisogno di welfare che, dall'assistenza sanitaria alla cura degli anziani, non tocca la sola materia pensionistica, né va considerato «una spesa come un'altra». Sostegno ai giovani professionisti attraverso progetti il microcredito e la rateizzazione contributiva, oggetto di confronto anche in sede Ue.continua..
L’accesso al credito è forse la questione attualmente più spinosa per professionisti e imprese. I giovani professionisti faticano a trovare finanziamenti per avviare uno studio, ma anche i professionisti già affermati devono fare i conti - è il caso di dirlo - con la difficoltà di incassare i compensi dai clienti e sempre più spesso devono affrontare questioni di liquidità. La crisi economica, infatti, sta gravando pesantemente anche sui redditi dei professionisti.continua..