Sistematizzazione dell'esistente dando voce alle eccellenze, flusso informativo verso gli iscritti anche nell'accesso ai bandi. Sono i punti fondanti del primo tavolo tra l'associazione degli enti previdenziali privati con le regioni dedicato alle politiche di sostegno per i giovani professionisti. Su questo piano ''le Regioni sono più avanti del governo centrale, hanno capito il peso reale delle libere professioni'' ha affermato il presidente Adepp Andrea Camporese dopo aver ascoltato le iniziative messe in campo dalle varie amministrazioni. Risorse affatto banali che sfiorano 100 milioni di euro... ha sottolineato Camporese. Il tavolo promosso da Adepp continuerà, ha assicurato il presidente ricordando la realtà delle 26 casse ordinistiche con 2,1 milioni di iscritti, un patrimonio da 50 miliardi di euro, in crescita di 8 miliardi di euro l'anno, 2,1 milioni di persone. ''La casta non esiste più,continua..
Ok alla liquidazione dell'Aspi e della mini-Aspi se si intende avviare una nuova attività lavorativa autonoma. I ministri del Lavoro e dell'Economia Elsa Fornero e Vittorio Grilli hanno adottato un provvedimento attuativo della legge di riforma del mercato del lavoro che incentiva i lavoratori disoccupati verso la ricollocazione in attività di lavoro autonomo.In particolare, il decreto consente ai beneficiari dell'Aspi e della mini-Aspi di chiedere la liquidazione anticipata, in un'unica soluzione, delle mensilità non ancora percepite, al fine di avviare un'attività di lavoro autonomo o di associarsi in cooperativa ovvero di sviluppare a tempo pieno un'attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente la cui cessazione ha dato luogo all'Aspi o alla mini-Aspi.continua..
“Il futuro delle professioni è il tema strategico. Ce lo ha dimostrato l’Europa approvando l’Action Plan che considera, per la prima volta, le libere professioni un motore di sviluppo e quindi degne di sostegno al pari delle Piccole e medie imprese. Ce lo impone la situazione del nostro Paese che vede milioni di professionisti registrare una depressione dei redditi del 20%, giovani che non riescono neppure ad affacciarsi nel mercato del lavoro o percepire per oltre 10 anni redditi che è offensivo chiamare tali. Se non invertiamo la rotta oggi, domani avremo davanti una schiera di pensionati sempre più poveri” – così il Presidente dell’AdEPP, Andrea Camporese (nella foto), durante l’incontro con i rappresentanti di alcune Amministrazioni regionali. continua..
Un mese ad alta tensione. Proprio quando la fase più acuta della crisi sembrava ormai alle spalle, il tema del debito sovrano è tornato a investire l'Europa. La situazione ha cominciato a complicarsi a fine febbraio, con l'esito incerto delle elezioni italiane che ha spinto diversi politici tedeschi e società di analisi a prospettare un futuro cupo per il nostro paese, in caso di stop alle riforme per il risanamento. Ed è proseguito con la vicenda Cipro, isola che rappresenta appena lo 0,2% del pil prodotto nell'Unione europea, ma che ha avuto un effetto dirompente su tutta l'area per la decisione assunta dalle autorità internazionali. Infatti, il prestito da 10 miliardi di euro per evitare il default è stato concesso solo in cambio di un impegno di Nicosia a contribuire con altri 5 miliardi ricavati dai prelievi forzosi (fino al 40%) sui depositi bancari superiori ai 100 mila euro. Questo è bastato per scatenare il panico tra i risparmiatori di tutta l'Eurozona, timorosi di vedere applicato un provvedimento simile anche nei propri stati, soprattutto quelli in maggiore difficoltà come Italia e Spagna. A maggior ragione se si considera che una prima versione dell'accordo, poi respinta dal parlamento cipriota, prevedeva prelievi anche sui depositi di minore entità. Ma cosa rischia davvero il risparmiatore italiano? Proviamo a capirlo alla luce di dati e norme. continua..
La lotta all'evasione fiscale si avvarrà d'ora in poi anche dell'Anagrafe dei rapporti finanziari. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha firmato il provvedimento che rende operativo questo strumento, previsto dal decreto "salva Italia", che sarà applicato a conti correnti, depositi, contratti derivati, fondi pensioni, investimenti vari, acquisti di oro e preziosi, utilizzo delle carte di credito e persino delle cassette di sicurezza. I primi dati inizieranno ad affluire a fine ottobre e saranno relativi al 2011. Poi a marzo 2014 quelli del 2012. Quindi di aprile in aprile quelli dell'anno precedente. continua...