La Fondazione studi dei consulenti del lavoro in una circolare informa che i costi per l'installazione dei POS non sanano il Bilancio statale ma incrementano quello degli Istituti di credito e calcola che gli Istituti in pratica guadagneranno il 17,2 % sulle attività professionali per un obbligo imposto per legge. Facendo un esempio pratico, un Professionista con incassi di prestazioni private per un importo di soli € 1.000,00 (venticinque operazioni da 40 euro) avrebbe un costo di 172,00 euro installando un apparecchio POS tradizionale: € 5 per il costo chiamata, € 132 per il canone mensile del POS, € 35,00 di spese bancarie per l’importo traslato.
Al di là dei "bizantinismi" sulla presunta non obbligatorietà è doveroso, per non perpetrare questo SCANDALO ITALIANO, prevedere per via normativa l'azzeramento TOTALE dei costi di installazione e dei canoni mensili, la Banca potrà guadagnare applicando le spese bancarie per l'importo traslato, qualsiasi altra soluzione è inaccettabile.
Le Casse previdenziali virtuose trattate alla stessa stregua di quelle meno oculate. I deputati M5S della Commissione Agricoltura interrogano il Ministro del Lavoro Poletti
ROMA - Il Ministero del Lavoro ha bocciato la Delibera del Comitato Amministratore della Cassa di previdenza degli Agrotecnici/Enpaia, la più piccola ma anche la più virtuosa cassa, che prevedeva un aumento della rivalutazione minima delle pensioni dei propri iscritti, fortemente depressa dall'effetto della crisi economica degli ultimi 3-4 anni di recessione. Le pensioni degli iscritti alla Cassa degli Agrotecnici, come quelle di tutte le altre casse di previdenza professionali, ai sensi del D.lgs. 103/1996, viene rivalutata in base ad un indice influenzato dalla media del PIL nazionale degli ultimi cinque anni. A causa della recessione, appunto, questo indice che nel 2009 era del 3,32%, nel 2011 è sceso al 1,61%, nel 2012 al 1,13% e nel 2013 allo 0,16%: con l'effetto di deprimere all'inverosimile le future pensioni dei liberi professionisti iscritti alla Cassa. continua..
I sindacati dei commercialisti chiedono di equiparare le rendite finanziarie delle Casse (26%) a quelle dei fondi pensione (11%).
La lettera - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, i viceministri dell’Economia, Enrico Morando e Luigi Casero, i sottosegretari del medesimo dicastero, Enrico Zanetti e Pierpaolo Baretta, e il capo della segreteria tecnica dell’Economia, Francesco Alfonso, sono stati destinatari di una missiva inoltrata ieri a mezzo email dal coordinamento unitario delle sigle sindacali alle quali fanno riferimento i dottori commercialisti e gli esperti contabili. continua..
L'incremento è contenuto nel decreto 66/2014 che ha tagliato l'irpef in busta paga i dipendenti con redditi medio-bassi. Le casse di previdenza dei professionisti sotto la scure della spending review: aumenta dal 10 al 15% il taglio delle spese - su consulenze, missioni, acquisto di beni strumentali e così via - che le casse devono applicare per poi versare allo Stato. Si tratta in tutto di circa 3,5 milioni di euro da aggiungere ai 7 milioni annui a fondo perduto già versati ogni 30 giugno per effetto della legge 135 del 2012, appunto quella sulla spending review. continua..
L’affaire del POS obbligatorio per i professionisti si è sgonfiato grazie a una circolare. Il Consiglio nazionale forense l’ha inviato il 20 maggio scorso ai propri membri. Contiene alcune precisazioni sui pagamenti tramite POS, il cui uso è stato sancito dall’art. 15,comma 2 del decreto legge n. 179/2012. Ecco cosa dice la legge: “a decorrere dal 30 giugno 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito”. Nella circolare si legge che la previsione non stabilisce che tutti i professionisti debbano dotarsi di POS, né che tutti i pagamenti dovranno essere effettuati col POS a partire dalla data indicata.