La Fondazione studi dei consulenti del lavoro in una circolare informa che i costi per l'installazione dei POS non sanano il Bilancio statale ma incrementano quello degli Istituti di credito e calcola che gli Istituti in pratica guadagneranno il 17,2 % sulle attività professionali per un obbligo imposto per legge. Facendo un esempio pratico, un Professionista con incassi di prestazioni private per un importo di soli € 1.000,00 (venticinque operazioni da 40 euro) avrebbe un costo di 172,00 euro installando un apparecchio POS tradizionale: € 5 per il costo chiamata, € 132 per il canone mensile del POS, € 35,00 di spese bancarie per l’importo traslato.
Al di là dei "bizantinismi" sulla presunta non obbligatorietà è doveroso, per non perpetrare questo SCANDALO ITALIANO, prevedere per via normativa l'azzeramento TOTALE dei costi di installazione e dei canoni mensili, la Banca potrà guadagnare applicando le spese bancarie per l'importo traslato, qualsiasi altra soluzione è inaccettabile.