Il governo tedesco ha annunciato di essere ottimista sulla crescita del pil nel 2013 e nel 2014 e qualche giorno fa il ministro dell’economia Philipp Roesler ha affermato: “L’economia si sta risollevando”. Ma cos’è il pil? E serve davvero a capire se in un paese si vive bene?
Il pil (cioè il ‘prodotto interno lordo’) è tutto quello che un paese produce in un certo periodo di tempo. Per calcolarlo bisogna sommare quello che spendono i consumatori, i soldi investiti in quel paese, i soldi spesi dal governo e il valore delle esportazioni; a questa somma bisogna sottrarre il valore delle importazioni. Dato che è un indicatore sintetico e immediato, il pil è usato da politici e mezzi d’informazione per comunicare e confrontare la situazione di ogni paese. Come ha scritto Jon Gertner in un articolo uscito su Internazionale, “è una cifra che comprime una grandezza immensa come l’economia di una nazione in unico dato”.continua..
Scarica qui il primo rapporto sul Benessere equo e sostenibile in Italia redatto da Cnel e l'Istat che si inquadra nel dibattito internazionale sul cosiddetto “superamento del Pil”, stimolato dalla convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità.
Il Premio miglior illusione ottica dell'anno, giunto alla sua nona edizione è una celebrazione della genialità e della creatività. I concorrenti all'edizione 2012 provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Napoli in Florida per eleggere i vincitori, il primo premio al Trucco della mano scomparsa, una illusione multisensoriale sviluppata nel Regno Unito per simulare la perdita di coscienza dei pazienti con ictus. Le posizioni percepite delle mani vengono gradualmente modificate "allontanandole" dalla posizione reale, a questo punto la mano destra scompare dal campo visivo e la mano sinistra la cerca là dove crede che sia. La perdita simultanea di visione e tatto produce l'effetto soggettivamente percepito della scomparsa della mano destra. La potete vedere qui
Verrà utilizzato per la rilevazione del dolore emotivo tra i militari americani e per stabilirei livelli di priorità nella prenotazione dell'intervento psicologico. Nel 2010 il Pentagono aveva già creato un portale online nel quale i militari, accedendo dalle loro abitazioni, potevano ricevere informazioni su problematiche psicologiche da un terapeuta virtuale in modo interattivo e mantenendo l'anonimato. Un esempio di conversazione con Sim Coach
Ora DARPA, ente di ricerca del Pentagono, sta attuando un progetto molto più ambizioso che combinerà i terapeuti simulati in 3-D con software di analisi sensibile delle espressioni facciali, gesti e linguaggio del corpo, a capo del progetto il Dott. Albert Rizzo, Associate Director for Medical Virtual Reality dell'ITC University of Southern California . I terapeuti virtuali naturalmente non tratteranno i pazienti ma si propongono di supportare i i terapeuti in carne ed ossa ad individuare il livello di rischio e a gestire le liste di attesa nelle cliniche militari.
Per gestire le persone la psicologia spiccia non basta e la complessità viene governata solo da gruppi integrati. Le imprese hanno bisogno di essere governate. Viene istintivo, pensando a imprese di successo, associarle a un leader: la Microsoft è Bill Gates, l'Apple era Steve Jobs, la General Electric era Jack Welch. A fronte di questo elenco positivo, ne dovremmo però aprire un altro negativo: dove erano i leader quando si verificavano catastrofi organizzative? Ricordiamo tutti la Union Carbide India Limited della tragedia di Bhopal e la KLM del disastro aereo di Tenerife: si persero molte vite umane. Oppure la Enron o ancora la profonda crisi subprime, che sta addirittura portando in tribunale l'agenzia di rating Standard & Poor's, in cui si perse la fiducia nelle istituzioni economiche, nelle imprese, nelle possibilità di uno sviluppo sostenibile dei sistemi finanziari. Dove erano i leader? Deragliati, come un treno che esce dai binari proprio mentre è lanciato verso la sua meta, che sembra assolutamente definita, in un’accogliente stazione. Ma perché il leader deraglia? continua..
La metà dei dipendenti ha lavorato almeno una volta con un cattivo capo: le conseguenze per lavoratori e aziende, i sette peccati capitali dei manager, alcune tipologie di boss problematici e le contromosse. Con il termine badbossology si intendono i cattivi capi, un fenomeno che sembra sia pericolosamente in aumento. Un tipo di mobbing le cui conseguenze per i dipendenti spaziano dall’aumento di stress, a possibili traumi, alla depressione e comunque al malessere, con ovvie ripercussioni sull’andamento aziendale.
Cause della badbossology
Sulla cosiddetta badbossology il professor Wayne Hochwarter, professore di Business Administration alla Florida State University, ha studiato per diversi anni la relazione capo-dipendente analizzando quei casi che portano alla lunga alla mancanza di performance aziendali. continua..