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anna

Risparmi al riparo dalla crisi, vince la carta della diversificazione

img826764Un mese ad alta tensione. Proprio quando la fase più acuta della crisi sembrava ormai alle spalle, il tema del debito sovrano è tornato a investire l'Europa. La situazione ha cominciato a complicarsi a fine febbraio, con l'esito incerto delle elezioni italiane che ha spinto diversi politici tedeschi e società di analisi a prospettare un futuro cupo per il nostro paese, in caso di stop alle riforme per il risanamento. Ed è proseguito con la vicenda Cipro, isola che rappresenta appena lo 0,2% del pil prodotto nell'Unione europea, ma che ha avuto un effetto dirompente su tutta l'area per la decisione assunta dalle autorità internazionali.

Infatti, il prestito da 10 miliardi di euro per evitare il default è stato concesso solo in cambio di un impegno di Nicosia a contribuire con altri 5 miliardi ricavati dai prelievi forzosi (fino al 40%) sui depositi bancari superiori ai 100 mila euro. Questo è bastato per scatenare il panico tra i risparmiatori di tutta l'Eurozona, timorosi di vedere applicato un provvedimento simile anche nei propri stati, soprattutto quelli in maggiore difficoltà come Italia e Spagna. A maggior ragione se si considera che una prima versione dell'accordo, poi respinta dal parlamento cipriota, prevedeva prelievi anche sui depositi di minore entità. Ma cosa rischia davvero il risparmiatore italiano? Proviamo a capirlo alla luce di dati e norme. continua..

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