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Libere professioni, parità di genere solo nei numeri

9753 mUn convegno del Cup di Modena fa il punto sulla presenza femminile negli albi

Sostanziale parità tra presenza femminile e maschile nelle libere professioni. Tra i quasi ventimila iscritti nel 2011 al Comitato unitario delle professioni della Provincia di Modena, oltre il 47 per cento è donna. Una percentuale che cresce nel caso di farmacisti, assistenti sanitari e infermieri professionali, in rosa all'85 per cento. Lo rivela un'indagine presentata nel corso del convegno “Donne, lavoro, libere professioni”, promosso dalle commissioni provinciali alle Pari Opportunità e del Cup. Che sottolinea però come sui redditi e sulla rappresentanza permangano ancora forti differenze di genere. Le donne arrivano a percepire anche il 50 per cento in meno degli uomini, e sono sottorappresentate in vari Consigli nazionali, con una sola presenza femminile su 15 tra gli architetti, 2 su 26 tra gli avvocati e 22 su 150 tra i giornalisti. Sotto accusa è soprattutto la mancanza di tutele sul fronte della conciliazione vita-lavoro. da Mondoprofessionisti.it

Donne e redditi

pari-opportunita-donna-uomo-webI dati sui redditi degli psicologi in Emilia Romagna tratti dal "Rapporto sulle libere professioni in Emilia Romagna" del Dipartimento scienze statistiche Paolo Fortunati sono piuttosto sconfortanti, il reddito medio dei liberi professionisti, così come rilevato dalla Cassa di previdenza ENPAP (dati 2011), è pari a 13.656 euro annui. La componente femminile  ossia l'81% tuttavia risulta ulteriormente penalizzata percependo redditi mediamente più bassi di ben 2.000 euro annui rispetto ai maschi. Le altre professioni ordinate, se questo può consolare, non se la passano meglio. Per i veterinari maschi per esempio il reddito medio è di 20.060 euro contro gli 11.438 euro della componente femminile. Stessa questione per i redditi di fascia più alta come i medici che presentano una differenza annua di 12.000 euro annui a vantaggio dei maschi, 14.000 euro in più invece per gli architetti, addirittura 22.000 euro in più per gli ingegneri maschi e 23.000 euro per i commercialisti. Gli avvocati infine "doppiano" con redditi pari a 69.964 euro per i maschi e 30.189 euro per le femmine.  

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Alla Giornata nazionale della previdenza si parla di come le donne italiane costruiscono il loro domani

gnp2013Apertura della conferenza sabato 18 maggio ore 11,30 a Milano
Prof. Alberto Brambilla | Coordinatore | Giornata Nazionale della Previdenza
Conduce i lavori:
Maria Silvia Sacchi | Giornalista Corriere della Sera - 27°ora
Presentazione della ricerca GFK Eurisko “Come le donne italiane costruiscono il loro domani”
Gabriella Calvi Parisetti | Vicepresidente | GFK Eurisko
Discutono della ricerca
Delfina Colombo |Coordinatrice Donne | ACLI Lombardia
Arianna Fontana | Presidente | Donne Impresa di Confartigianato Milano e Monza Brianza
Giovanna Mavellia | Segretario Generale, Confcommercio Lombardia
Marisa Montegiove | Coordinatrice del Gruppo Donne Manager | Manageritalia
Elena Vecchio | Coordinatrice Nazionale | Gruppo Federmanager Minerva
Anna Zattoni | Direttore Generale | Valore D
Conclude i lavori
On. Laura Boldrini | Presidente | Camera dei Deputati (*)
(*) in attesa di conferma

AL GOVERNO E AL PARLAMENTO ITALIANO: Subito gli Stati Generali contro la violenza

Logo NoMore colAncor prima che materia giuridica, è emergenza culturale. Coinvolge tutti, uomini e donne. Bisogna affrontarla subito, partendo dalla prevenzione come altri Paesi hanno già fatto. La violenza maschile sulle donne non è una questione privata ma politica ed è un fenomeno di pericolosità sociale per donne e uomini, bambine e bambini. Tale violenza non è un fenomeno occasionale ma un’espressione del potere diseguale tra donne e uomini, di cui il femminicidio è l’estrema conseguenza. La chiave del contrasto alla violenza sulle donne in ogni sua forma consiste:

  • nel cambiamento radicale di cultura e mentalità,
  • nella rappresentanza appropriata delle donne e degli uomini in ogni ambito della società;
  • nell’uso non sessista del linguaggio, anche nei media, al fine di promuovere un rapporto rispettoso e un livello di potere equo tra donne e uomini,
  • nell’intervento delle Istituzioni che non possono lasciare le cittadine e i cittadini sole/i davanti a un tale fenomeno, siano essi italiane o italiani, straniere o stranieri. Le Istituzioni sono tenute a prevenire, contrastare e proteggere con politiche attive, coerenti e coordinate.

Firma la petizione al Governo e al Parlamento per indire gli Stati generali contro la violenza

Manifesto convenzione contro la violenza maschile sulle donne - femminicidio

Una Saggia al Quirinale

rosadi Massimo Gramellini

Facendomi portavoce dell’opinione di numerose lettrici, vorrei qui ringraziare il presidente Napolitano per non avere inserito neppure una donna nella lista dei dieci Saggi che hanno dato il cambio all’onnivoro esploratore Bersani nel ruolo di intrattenitori istituzionali. La difficile missione di questi brizzolati esponenti dell’establishment consiste infatti nell’ingannare il tempo fino al conclave che eleggerà il prossimo Capo dello Stato, stilando elenchi di priorità su fogli di carta intestata che fra un paio di settimane si tradurranno in aeroplanini volteggianti. E’ un compito non nuovo ma necessario e nessuno dubita che essi lo adempiranno con scrupolo e senso civico. Soprattutto con quella passione che soltanto i maschi riescono a infondere nelle cose inutili e astratte. Le donne no: troppo pragmatiche, troppo legate alla vita.continua..

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