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No disoccupati:numero chiuso alla facoltà di Psicologia

test-numero-chiusoROMA -Per non creare disoccupati e garantire alti standard professionali, il neo eletto presidente dell'Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, chiede una selezione all'ingresso degli studi. E’ la prima richiesta che Roberto Calvani, neoeletto presidente, farà in sede di Consiglio nazionale degli Psicologi.
Afferma Calvani: “A fronte di un fabbisogno nazionale di 500 psicologi, ci sono 15 mila laureati all'anno. continua...

Donne e politica nelle elezioni degli Ordini degli Psicologi

donnepoliticaSi stanno tenendo in tutta Italia le elezioni per il rinnovo degli Ordini degli Psicologi e precisamente sono chiamate al voto entro la metà di gennaio 20 regioni e provincie autonome su 21. Sarà interessante analizzare la composizione di genere dei Consigli e quindi le scelte elettorali di una popolazione, quale quella degli psicologi, mediamente molto giovane e a forte prevalenza femminile (85%). Ad oggi si sono insediati formalmente tre Consigli, quelli di Basilicata, Marche e Molise, nei quali contiamo una sola presidentessa donna (in Basilicata). Se il trend rimarrà questo, ci ritroveremo presumibilmente  con le stesse proporzioni tra i generi raggiunte nelle scorse elezioni del 2009 che penalizzarono decisamente la componente femminile della categoria. Infatti se analizziamo i Consigli in scadenza i presidenti risultano essere 13 su 18 quindi il 72% contro una percentuale di iscritti maschi che non supera il 15%, mentre sono solo 5 le presidentesse.

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Carceri:Consiglio psicologi,allontanati quelli penitenziari Palma, detenuti lasciati a loro stessi

carcere(ANSA) - ROMA, 3 GEN - Vi è il concreto rischio che i detenuti ''siano lasciati a loro stessi'' a causa dell'''allontanamento degli psicologi penitenziari a contratto'' per effetto della circolare sull'"Impiego degli esperti" del ministero della Giustizia. Lo rileva in una nota il presidente del Consiglio Nazionale degli Psicologi, Giuseppe Luigi Palma. 

La circolare, prosegue Palma, prevede che ''uno psicologo a convenzione non può restare nello stesso istituto penitenziario per più di quattro anni, ed una volta sola'' ed ''espelle dall'amministrazione penitenziaria circa 500 psicologi non riconoscendo alcun valore alla loro professionalità e alla attività svolta''. Il Consiglio Nazionale degli psicologi chiede quindi il rinvio dell'applicazione della circolare in questione, una proroga di un anno delle convenzioni in atto e di non rendere esecutive le nuove selezioni. 

Palma rileva che ''mentre nel Paese è alta l'attenzione sulla grave situazione delle carceri, sulla quale il Presidente della Repubblica è tornato a lanciare il proprio monito anche nel suo discorso di fine anno, una scure sta per abbattersi sui detenuti italiani. continua..

Lettere: psicologi e criminologi penitenziari, dopo 35 anni, per la prima volta, non riconfermati

thNonostante l'attuale attenzione sul carcere, si sta consumando in modo silenzio l'eliminazione di psicologi e criminologi penitenziari: dopo 35 anni, per la prima volta, non verranno riconfermati. Si tratta di quegli operatori che, a partire dal 1978, collaborano con l'amministrazione penitenziaria per il sostegno, l'osservazione della personalità e il trattamento dei detenuti per favorire il cambiamento e combattere la recidiva, un lavoro delicato con forti ricadute sulla sicurezza sociale e sulla salute dei detenuti, un lavoro che richiede una lunga esperienza. Il Ministero della giustizia, con una Circolare ad inizio estate i cui effetti si stanno vedendo in questi giorni, ha azzerato 35 anni di esperienza ed inaugurato lo psicologo/criminologo ad orologeria: via tutti i "vecchi" e i "nuovi" lavoreranno al massimo per quattro anni. continua..

Via gli psicologi: per la dislessia la Sanità non esiste più

009.215x160A San Benedetto e nel Piceno il servizio dedicato alla valutazione dello stato dei bambini, al fine di aiutarli negli studi scolastici, è stato praticamente smantellato. Così l’unica soluzione è rivolgersi a cliniche private. Pagando
Nessuno ti aiuta. Se hai un figlio con problemi di dislessia, la Sanità pubblica ti ha abbandonato. Non è più pubblica: è solo una superficie, un’etichetta. Gratti, e non trovi più nulla.
È il caso ad esempio che ci ha descritto una mamma sambenedettese che, a causa dei tagli imposti dalla “spending review”, non potrà usufruire della figura dello psicologo necessario per la cura del problema.
“Per i bambini dislessici, esiste un apposito esame, che deve essere svolto da uno psicologo continua..

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