Lo scorso 24 marzo un volo Barcellona-Dusseldorf si è letteralmente disintegrato contro il massiccio dei Trois-Eveches, in Alta Provenza. Nel momento in cui l’Airbus si è schiantato contro la montagna, in cabina c’era soltanto un pilota. Poco prima l’altro, rimasto fuori, cercava di buttare giù la porta blindata per rientrare al comando.
Mi chiamo Lorenzo Mezzadri, insegno Psicologia Aeronautica e Aerospaziale e mi occupo in particolare di Human Factor. Dirigo uno scuola di volo e sono consulente di diverse compagnie aeree. Oltre ai controlli in fase di selezione e reclutamento, i piloti dovrebbero essere supportati da psicologi e psichiatri durante tutta la loro vita lavorativa. continua..
«Il ruolo degli psicologi per il raggiungimento del benessere psichico e la valutazione psicologica della personalità è fondamentale per i piloti». Gli sviluppi dell’inchiesta sullo schianto dell’Airbus della Germanwings hanno riacceso i riflettori sulle verifiche effettuate al personale di volo. continua..
E’ assolutamente necessario, anzi imprescindibile, introdurre test psicologici periodici per i piloti che oggi dopo la conclusione dei corsi di addestramento e formazione non hanno l’obbligo di sottoporsi a rivalutazioni della salute mentale, ma solo a esami e controlli medici per verificare le capacità di volo. Chiede di porre rimedio a questa lacuna Vito Tummino, presidente della Federazione italiana società scientifiche di psicologia (Fissp), continua..
Raffaele Felaco: «In Germania per i genitori degli studenti morti c’è un’assistenza specializzata. Fosse accaduto qui per non ci sarebbe stato un servizio pubblico ad hoc»
«I genitori degli studenti tedeschi di Haltern, che si trovavano a bordo dell’Airbus della Germanwings precipitato in Francia, saranno assistiti da psicologi specializzati nelle emergenze. Se questo disastro avesse coinvolto l’Italia, gli eventuali superstiti o i parenti delle vittime sarebbero stati accolti forse da volontari come quelli della nostra associazione, ma non da un’equipe strutturata del servizio pubblico». continua..
“Come spesso accade, il dialogo sereno è stato molto più risolutivo di un'eventuale azione di forza”. E' stato questo il commento di un comandante dei carabinieri alla positiva conclusione di una vicenda che era iniziata come peggio non poteva essere. Ieri mattina, verso le 10, l'architetto 65enne Caruso Aurelio Juglair, residente a Perloz, all'ufficiale giudiziario che gli ha intimato lo sfatto esecutivo ha risposto che stava per far esplodere la casa e che, armato di quattro fucili e di una pistola, era pronto anche a sparare. continua..