Newsletter Costruire Previdenza-ER N.24
Dopo il clamore suscitato dall’acquisto da parte dell’ENPAP dell’immobile di via della Stamperia a Roma (di cui vi abbiamo dato notizia nella newsletter N. 17 del 14 giugno 2011 ancora consultabile sul blog www.costruireprevidenza-er.it) e come avevamo immediatamente dichiarato, ci siamo impegnate per fare la massima chiarezza su quanto accaduto formulando apposita richiesta di accesso agli atti secondo quanto previsto dal regolamento dell’Ente poiché riteniamo indispensabile esaminare direttamente tutta la documentazione per formarci una nostra idea sull’accaduto e sulla correttezza delle procedure seguite nell’acquisizione dell’immobile medesimo.
Nella riunione del Consiglio di Indirizzo Generale tenutasi il giorno 18 febbraio 2012 possiamo anticipare che la cosa rilevante emersa è che il collegio dei Sindaci, all’unanimità e dopo un incontro appositamente fissato per esaminare ulteriormente tutta la documentazione relativa all’acquisto, ha definito e dichiarato al CIG che non hanno ravvisato elementi che possano far considerare questo acquisto come un’operazione dannosa per l’Ente.
Il Consiglio di amministrazione, presente alla riunione, ha dichiarato quanto segue:
Il Consiglio di Amministrazione si è sempre attenuto alle indicazioni del Consiglio di Indirizzo Generale di non mettere a rischio i soldi degli iscritti con azioni speculative. La primaria necessità di copertura delle prestazioni previdenziali e assistenziali è stato un impegno sempre ben chiaro al Consiglio di amministrazione anche nella conduzione degli investimenti immobiliari.
Certamente l’acquisizione di un immobile con obiettivi di investimento blocca la liquidità per un tempo lungo e questo deve tenere conto delle necessità dei flussi di cassa in uscita che però si collocano in un orizzonte temporale ampio, considerata l’età media dei nostri iscritti.
L’immobile in questione presenta caratteristiche uniche per la posizione centrale, per la zona censuaria di inserimento che permetterà una eventuale trasformazione in immobile commerciale, per le caratteristiche degli spazi interni che consentono un’ampia possibilità di riqualificazione e infine per la rendita attuale pari al 1,6% dell’intero capitale investito.
Il Consiglio di amministrazione ci ha tenuto a ricordare che in questi tre anni si sono recuperate le consistenti perdite delle gestioni precedenti attraverso una serie di operazioni che hanno visto il capitale rivalutarsi ben più di quanto richiesto per legge.
Se questo è quanto è dato capire al momento, ci riserviamo tuttavia di esaminare i documenti che ci verranno presto trasmessi (su questo il Direttore ci ha dato pubblicamente rassicurazione) così da potervi fornire ogni ulteriore elemento che da essi dovesse emergere.
Ciò premesso, riteniamo comunque opportuno farvi sapere che Anna Sozzi è intervenuta al CIG dichiarando che al di là delle – pur non irrilevanti – conclusioni raggiunte dal Collegio sindacale “Sono invece ben evidenti alcune problematiche peraltro già rilevate da tempo da parte di questo Consiglio di indirizzo in ordine alla inefficacia e forse anche inefficienza nelle capacità comunicative dell’Ente che non possono più essere tollerate: gli iscritti devono essere informati compiutamente sulle scelte operate dal loro Ente di previdenza con i loro soldi a maggior ragione in una situazione di sovraesposizione mediatica come questa!
Mi aspetto che si individuino e perseguano con severità tutti coloro che si sono resi responsabili di quanto accaduto considerato il danno di immagine causato all’Ente, ma anche ai singoli individui e che sia comunicato in modo chiaro a tutti coloro che ne abbiano interesse quali siano le procedure per effettuare i controlli che debbono avvenire primariamente e ordinariamente attraverso gli Organi preposti e con gli strumenti a disposizione e ci aspettiamo che tali strade maestre vengano da ora in poi percorse da tutti.
Da ultimo invito i membri del CIG e del CDA ad operare congiuntamente affinché sia modificato il macchinoso regolamento di accesso agli atti deliberato dalla precedente amministrazione e ad avviare una seria riflessione in merito agli strumenti che potrebbero essere messi in campo per garantire un maggior equilibrio nella distribuzione dei poteri tra CIG e CDA, nel rispetto dell’efficacia nel perseguimento degli obiettivi primari assegnati all’Ente”.
Auspichiamo, in ogni caso, che la Magistratura proceda celermente a togliere ogni ombra sulla vicenda così da fugare ogni dubbio in proposito, nell’interesse dell’Ente e dell’intera categoria.