Gentile Collega
come facciamo periodicamente dalla nostra elezione al Consiglio di Indirizzo dell’Ente di Previdenza, ti forniamo un resoconto dell’attività che stiamo svolgendo.
Non possiamo certo dire che le finanze dell’ENPAP siano floride, il fondo di riserva, costituito negli anni per garantire una certa sicurezza all’Ente, che a inizio 2008 era pari a 25 milioni di euro, è stato completamente azzerato dalla precedente amministrazione con Presidente Houlis per appianare le consistenti perdite patrimoniali (pari al 5,3% Bilancio consuntivo 2008) accumulate soprattutto in seguito all’acquisto di titoli azionari non adatti agli obiettivi di rendimento di lungo periodo di un ente di previdenza.
Per fortuna grazie alla decisa indicazione elettorale espressa dai colleghi, che con questo hanno voluto indicare la lista “Costruire Previdenza” sostenuta da AUPI quale gestore maggiormente affidabile, non saremo più costretti ad assistere impotenti a pericolosi giochi di borsa con i nostri sudati denari. Una gestione prudente che permetta di realizzare un rendimento in grado di rivalutare i nostri capitali personali secondo quanto previsto dalla legge, ci sembra un obiettivo doveroso. Il rendimento del capitale che ciascuno di noi ha accumulato con i versamenti previdenziali annuali, nel 2009 è stato pari al 3.32 %, netto, cifra non certo appetibile per un giocatore di borsa ma sicuramente superiore di quanto un piccolo investitore prudente può ricavare investendo attualmente in titoli di stato che rendono cifre inferiori all’1%.
Rimane certo il problema dell’esiguità delle pensioni che la maggior parte di noi percepirà, tuttavia le regole sono queste, la rivalutazione del montante è fissata per legge e ogni anno deve essere pari alla media triennale dell’indice PIL, qualora l’Ente realizzasse rendimenti più alti, rischiando anche consistenti perdite, come succede ai giocatori di borsa, non potrebbe comunque riversarli sul nostro montante.
Siamo certi che la materia previdenziale necessiti di essere globalmente rivista, non solo per la posizione della nostra cassa ma anche per le altre casse che, soggette ormai sempre più al sistema contributivo, non possono essere lasciate sole a garantire una vecchiaia dignitosa ai propri iscritti. Tanto più per una categoria come la nostra che sta pagando alti prezzi in termini occupazionali e retributivi!
Non è certo giusto che negli anni passati gli anziani siano stati sostenuti dai versamenti di quella che è stata chiamata “generazione sandwich” ed ora questa stessa generazione sia lasciata completamente sola a sostenere i costi della propria previdenza, questa non è certo giustizia sociale e a sostegno di questa scelta non riteniamo applicabili i motivi addotti della sostenibilità economica: il risanamento economico deve essere perseguito non calpestando i diritti del singolo ad avere una vita dignitosa soprattutto alla fine dei suoi giorni.
Questa è una battaglia che va combattuta con decisione presso le sedi Istituzionali, cosa che noi stiamo già facendo.
Le buone notizie riguardano il bilancio di previsione 2010, l’obiettivo che ci siamo dati è stato quello di raggiungere i rendimenti previsti senza intaccare il contributo integrativo versato (2%) e invece utilizzare tale contributo per realizzare iniziative che facciano risparmiare gli iscritti fornendo loro servizi realmente utili.
Le attuali previsioni ci indicano che gli investimenti in essere saranno sufficienti ad assicurare la copertura dell’onere di rivalutazione dei montanti contributivi, generando un ulteriore avanzo per circa 4 milioni di euro, che utilizzeremo soprattutto per andare a ricostituire il fondo di riserva.
A bilanciare questi calcoli ottimistici c’è la previsione di erogare un considerevole numero di indennità di maternità in più, naturalmente non è possibile ancora prevedere quante, tuttavia le proiezioni relative al numero di iscritte parlano di una cifra consistente ma ben spesa, visto che sarà impiegata per sostenere le colleghe in un momento economicamente difficile seppur felice della loro vita.
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Nel bilancio di previsione abbiamo al momento ipotizzato un notevole stanziamento per i servizi agli iscritti, incrementando la posta del 70% rispetto all’anno precedente. Nella prossima newsletter ti informeremo sui servizi che abbiamo proposto di attivare per la categoria.