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Vigilanza sulle Casse Private

lexPROCEDE L'AFFIDAMENTO ALLA COVIP DELLA VIGILANZA SULLE CASSE DEI PROFESSIONISTI
La Covip, commissione di vigilanza sui fondi pensione, è l’autorità amministrativa indipendente creata nel 1993 per vigilare sui fondi pensione complementari alla quale sono stati attribuiti dal 2011 anche compiti di vigilanza sugli investimenti finanziari e sul patrimonio delle casse professionali.
Il DM 255/2012 appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale disciplina le modalità cui la Covip relazionerà ai Ministeri vigilanti entro il 31 ottobre di ogni anno adottando omogenee modalita’ di rilevazione e con poteri ispettivi.
Il provvedimento segue la logica che ha portato il ministro Fornero a chiedere la sostenibilità per 50 anni delle Casse di previdenza infatti l’attenzione sarà posta al LIVELLO DI RISCHIO DEGLI INVESTIMENTI e avrà come conseguenza il monitoraggio continuo della sostenibilità.

 


Gli Enti dei professionisti riuniti nell’ADEPP si sono detti disponibili a qualsiasi ulteriore forma di controllo sul rischio del patrimonio mobiliare e immobiliare e avevano già adottato in precedenza un proprio CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE che prevede i seguenti principi guida:

 

1. La definizione formale dei processi di investimento che individuino i soggetti coinvolti, i relativi poteri e responsabilità e i relativi flussi procedurali.
2. La definizione e l’ottimizzazione intertemporale di un adeguato Indicatore di Sostenibilità e Garanzia di lungo periodo quale, ad esempio, un Indicatore di Funding (nelle sue diverse accezioni), che dovrà essere differenziato in funzione delle peculiarità dei diversi Enti;
3. La valutazione ex ante ed ex post del rischio al fine di un suo continuo monitoraggio secondo idonei indicatori secondo criteri di misurazione standard;
4. La definizione di limiti di garanzia qualitativi e/o quantitativi agli investimenti nelle singole asset class;
5. La predisposizione di una reportistica omogenea che individui criteri comuni di quantificazione dei valori e dei rendimenti sia immobiliari sia mobiliari, anche tenendo conto delle politiche di accantonamento ai fondi per la copertura delle oscillazioni dei mercati. Tale reportistica verrà univocamente utilizzata per le comunicazioni alle diverse autorità di vigilanza.
Per assolvere il nuovo mandato ora la Covip dovrà mettere a punto modalità di controllo diverse da quelle che attualmente utilizza per i fondi integrativi in quanto gli enti di previdenza dei professionisti sono a “prestazione definita”, mentre i fondi pensione complementari sono a “contribuzione definita” e l’effetto dei potenziali rischi produce un impatto completamente diverso nelle due categorie. Negli enti di previdenza, infatti, tutti i rischi sono sostenuti dall’ente stesso che dovrà

procedere a una gestione diretta degli squilibri che eventualmente dovessero verificarsi, nei fondi pensione, invece, tutti i rischi sono sostenuti dagli iscritti.
Al di là di queste problematiche, rendere omogenei i parametri di confronto avrà il sicuro vantaggio di PERMETTERE AI CITTADINI DI OPERARE SCELTE PIÙ CONSAPEVOLI rispetto alla allocazione dei propri contributi previdenziali eccedenti il minimo fissato per legge che attualmente per ENPAP è pari al 10% del reddito.
Pur riconoscendo la necessità di procedere all’integrazione della propria pensione molti professionisti fino ad ora facevano fatica ad orientarsi tra le varie offerte e decidere se aumentare il versamento alla propria Cassa oppure aderire a previdenze di secondo pilastro.
Anna Sozzi

Scritto da anna.sozzi il 9 novembre 2012 – 06:15 -

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