Camporese (Adepp): "Siamo stati oggetto di riforme calate dall'alto senza alcuna possibilità di confronto".
di Luigi Berliri
EMERGENZA PENSIONE PER I PROFESSIONISTI
Dopo il Manifesto di Milano Finanza per il rilancio della previdenza complementare, arriva anche l'agenda degli enti di previdenza privatizzata da sottoporre al nuovo governo. I temi del manifesto sui quali verranno chiamate a rispondere le formazioni politiche candidate alla nuova guida del Paese riguardano autonomia, tassazione, legislazione, previdenza, lavoro e welfare allargato.
“Tutti i dati in nostro possesso, e più volte resi pubblici, ci dicono che i nostri iscritti hanno subito pesantemente la crisi e non si intravede alcun bagliore che indichi come si esca dal tunnel. Ciononostante siamo di fronte ad un’assenza preoccupante sia di politiche, sia di misure di sostegno a favore dei professionisti italiani. In piena solitudine, in un gesto di grande responsabilità verso i nostri iscritti e verso il nostro Paese, abbiamo deciso di mettere in campo idee per la crescita dell’occupazione e dello sviluppo del lavoro. Da qui la nascita del Manifesto”. Andrea Camporese (nella foto), presidente dell’Associazione degli Enti di Previdenza Privatizzati, ha aggiunto che “negli ultimi anni siamo stati oggetto di riforme calate dall’alto, spesso senza alcuna possibilità di confronto e senza dare parola a quei lavoratori che rappresentano l’1,5% del Prodotto interno lordo”. Oggi il 30% dei professionisti guadagna 1.000 euro al mese e quasi l’8% dei laureati non si iscrive agli esami di abilitazione, rinunciando a priori a realizzare un sogno sul quale, loro e le famiglie, hanno investito. “Perché dovrebbero farlo, quando l’attuale sistema Paese continua a considerare i professionisti appartenenti a una casta e non imprenditori di se stessi e fonte di lavoro per altri? Noi vogliamo invertire la rotta. Rispondere attivamente all’invito contenuto nel Libro Bianco dell'Unione Europa sulle pensioni e collocare la previdenza in un approccio globale che interessa tutte le dimensioni del welfare, a partite dal mercato del lavoro”, conclude Camporese. Le Casse superando un approccio tradizionale e formale che ha caratterizzato il governo della previdenza vogliono porre al centro la sostenibilità economica, che dipende dalla capacità di reddito nell'intero arco di vita, e l'adeguatezza. Mettiamo sul tavolo le nostre proposte e il voto di 2 milioni di iscritti e delle loro famiglie. Alla politica decidere come e se rispondere”.
da Mondoprofessionisti.it Giovedi 31 Gennaio 2013