In breve: no. Bisogna però capire come è posta la domanda. Se si intende chiedersi se, a parità di condizioni, persone di sesso femminile sono in grado di rendere quanto i loro colleghi maschi, la risposta non può che essere positiva. Un paio di mesi fa era anzi uscito uno studio Dow Jones " Women at the Wheel: Do Female Executives Drive Start-Up Success?", condotto su 20.000 aziende statunitensi, che evidenziava anzi come le startup con donne in posizioni di vertice avessero maggiori possibilità di successo di quelle con management soltanto maschile.
Le cose cambiano se si declina l'interrogativo in un contesto italiano, in cui la partecipazione femminile alle startup è frenata dalle stesse cause che fanno da barriera all'ingresso nell'imprenditoria tradizionale: necessità di occuparsi di eventuali figli, scarsa collaborazione e considerazione da parte di uomini collocati in condizioni di potere, arretratezza culturale a causa della quale la donna è vista più come "velina", come un bel soprammobile da collocare al massimo in segreteria. Anche negli Usa, dove le cose funzionano in maniera diversa, faticano ancora a trovare il loro " female Zuckerberg", figurarsi da noi.