Il dato è emerso al convegno degli psicologi in atto a Trento, che rileva come invece il 100% delle altre professioni sanitarie siano assorbite dall’APSS
In discussione, all’assemblea per il ventennale dell’Ordine degli Psicologi del Trentino in corso questa mattina alla Fondazione Bruno Kessler di Trento, è il futuro della professione.
Tra le figure che concorrono alla salute dei cittadini, gli psicologi dovrebbero giocare un ruolo fondamentale, ma i numeri dicono il contrario:
• gli iscritti all’Ordine dei medici in provincia di Trento sono 2439, ovvero 1 ogni 217 abitanti, tutti dipendenti pubblici o autonomi con convenzione per i servizi pubblici;
• gli iscritti al Collegio degli infermieri sono 4248, ovvero 1 ogni 125 abitanti, tutti assorbiti dalle strutture sanitarie;
• gli iscritti all’Ordine degli assistenti sociali sono 770, ossia 1 ogni 688 abitanti e l’80% risulta occupato nei Servizi sociali delle Comunità, Comuni e altre strutture pubbliche;
• gli iscritti all’Ordine degli psicologi sono 691, 1 ogni 773 cittadini, ma solo il 7% risulta dipendente dell’Azienda Sanitaria e da altre strutture.
Una differenza abissale alla quale si era proposto di dare una soluzione con il Disegno di Legge 177 del consigliere Mattia Civico con la proposta di far convenzionare l’Azienda Sanitaria «ambulatori e studi privati di psicologia» visto che i Servizi di Psicologia interni all’APSS a mala pena rispondono ai bisogno di un terzo dei cittadini.
Un disegno di legge che ora si spera sia ripreso in mano dopo le elezioni. continua..