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Altrapsicologia fa quadrato intorno ad Alessandro Lombardo

emotIcOn moccolo" Alessandro è in primo luogo uno psicologo e come tale ha diritto come tutti a candidarsi per un concorso pubblico. Nel quale, come tutti, sarà valutato da una commissione." così ripetono sui social gli esponenti di spicco di Altra psicologia, scesi in campo compatti in difesa del Presidente dell'Ordine del Piemonte nonchè consigliere ENPAP Alessandro Lombardo.

Oggetto del contendere è un Concorso pubblico per dirigente psicologo indetto dall'AUSL di Vercelli, uno di quei pochissimi posti che rappresentano ormai un miraggio per la maggior parte degli psicologi. Il concorso è in dirittura di arrivo e di 500 candidati ne sono rimasti una ventina, tra cui appunto Lombardo. Uscito sconfitto dalla campagna elettorale per un posto di consigliere nel Comune di Torino nelle liste del PD, non ha perso tempo e  tra i suoi mille impegni all'Ordine, in ENPAP, nelle varie società di cui è titolare, nelle docenze e nella ricerca è riuscito a metterci dentro anche questo concorso.

 

Ci mancherebbe altro che non abbia diritto a candidarsi ma appare quantomeno sorprendente che il Presidente dell'Ordine è stato e sarà valutato da una Commissione presieduta da Alessandro Zennaro che ricopre la carica di Consigliere dello stesso Ordine del Piemonte oltre che da altri iscritti allo stesso ordine regionale. E un gruppo di psicologhe ha protestato: “Siamo stupite e vorremmo una dichiarazione ufficiale in merito sia sulla legalità che sulla moralità della cosa. Seguirà probabile ricorso. E, a parte la rabbia evidente, vorrei sapeste che c’è un profondo rammarico e delusione dal comportamento di persone che invece dovrebbero dare l’esempio. Troppo comodo ripararsi dietro alla libertà individuale di partecipare ai concorsi, qui ci sono elementi di etica e correttezza totalmente ignorati” 

 

Voi lettori non siete Presidenti nè Consiglieri dell'Ordine del Piemonte tuttavia immaginatevi di dover giudicare in un concorso pubblico win for life un amico o un collega di lavoro o il vostro capo, come ve la cavereste? Sareste a vostro agio se si trattasse di mandarlo a casa? Non avreste timore di non essere pienamente imparziali nei confronti degli altri candidati? Ecco pare che questi dubbi non abbiano nemmeno sfiorato i due colleghi, coloro che li difendono e gli Enti interessati.  E sorprende anche che nessuno dei codici di comportamento dei quali questi Enti pubblici si sarebbero dovuti dotare preveda incompatibilità per un caso come questo!

COME E' FINITA? Le prove pratica e orale sono state sospese!! 

 

 

 

 

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