Liberalizzazioni, sostegno al credito, incentivi e tutele nelle promesse di contendenti
Sono diverse le proposte, all'interno dei programmi elettorali delle diverse coalizioni in campo per le elezioni politiche del 24-25 febbraio, che interessano i lavoratori autonomi e i professionisti. Il premier uscente, Mario Monti, nel suo programma 'Cambiare l'Italia, riformare
l'Europa. Un'agenda per un impegno comune, ricorda che "le liberalizzazioni non sono state provvedimenti isolati ma parte integrante di una politica economica che ha messo al centro l'interesse dei cittadini-consumatori piuttosto che quello delle singole categorie economiche o dei produttori. Ed è stata un contributo ad accrescere l'equità, favorendo gli outsider e i nuovi ingressi nel mercato". Per continuare su questa strada, Monti sottolinea che è "necessario impegnarsi a proseguire e intensificare la politica di apertura dei mercati dei beni e dei servizi, sulla base di un adeguato processo di consultazione pubblica, nelle industrie a rete, nei servizi pubblici locali, rispettando i paletti posti dalla sentenza della Corte Costituzionale, e nei servizi resi da lavoratori autonomi e liberi professionisti, nonché di rimozione dei vincoli che limitano in essi la concorrenza". E nel programma elettorale del Pdl di Silvio Berlusconi si prevede "una generale semplificazione degli adempimenti fiscali delle pmi, degli artigiani e dei lavoratori autonomi senza struttura o con struttura di piccole dimensioni". Per il Popolo della Libertà, nella prossima legislatura, sarà necessario "valorizzare le libere professioni, riconoscendone le funzioni sussidiarie di pubblico interesse". E il Partito Democratico di Pier Luigi Bersani "intende rappresentare il lavoro 'in tutte le sue forme, dal lavoro (relativamente) stabile a tempo indeterminato, al lavoro precario e parasubordinato, dal lavoro di artigiani, commercianti e professionisti, al lavoro dell'imprenditore". Il Pd, quindi, propone "l'introduzione dello 'Statuto dei lavoratori autonomi e dei professionisti' per definire un denominatore di tutele e di incentivi rispondente alle esigenze comuni di artigiani, commercianti, professionisti". E anche 'Rivoluzione civile Ingroia' dell'ex-magistrato antimafia Antonino Ingroia punta l'indice su tasse e fisco: "Vogliamo che gli imprenditori possano sviluppare progetti, ricerca e prodotti senza essere soffocati dalla finanza, dalla burocrazia e dalle tasse".
da Mondoprofessionisti.it
Venerdi 18 Gennaio 2013