La maggior parte dei manuali per giovani social media manager includono sempre una bella lista di strumenti da utilizzare per diffondere, condividere e monitorare il traffico dei propri contenuti online. Oltre ad avere bene in mente un panorama di applicazioni utili per facilitarsi il lavoro (Hootsuite e TweetDeck santi subito), è necessario "conoscere i propri polli". Ovvero sapere come e perché i nostri sostenitori/clienti partecipano - o non partecipano - alle conversazioni online. Secondo Jonah Berger, autore del libro “Contagious: Why Things Catch On", i fattori umani che rendono un contenuto virale o facilmente condivisibile sono almeno sei: continua...