Il reddito medio degli avvocati italiani era, nel 1990, di circa 53 milioni di lire. Che, al netto dell’inflazione, corrispondono ai 47 mila euro dichiarati nel 2011. Negli ultimi ventun anni, insomma, non c’è stata alcuna crescita. Ma ci sono professionisti che stanno ancora peggio. I notai, per esempio, che in sei anni hanno dimezzato il repertorio, quindi anche i redditi professionali, passando da 129.000 a 66.000 euro. Colpa della crisi, che ha comportato il dimezzamento delle compravendite immobiliari,ma anche della sottrazione di competenze professionali.continua..