«I nostri enti sono gravati da una doppia tassazione che li comprime. Non chiediamo sovvenzioni ma solo spazio per aumentare il welfare: ridurre il contributo minimo obbligatorio, fornire prestiti agevolati e contributi per l’avvio dell’attività professionale e poi fondi a sostegno di chi non può svolgere momentaneamente la professione a seguito di eventi imprevedibili. Insomma bisogna costruire un sistema di welfare capace di far fronte a un orizzonte molto cambiato soprattutto per i più giovani».continua..