La grancassa di ENPAP il 1 ottobre 2022 annunciava sui quotidiani nazionali la partenza del progetto "Vivere meglio" con l'obiettivo di "...promuovere l’accesso gratuito alle terapie psicologiche e al trattamento per ansia e depressione...".
Questa la propaganda ma è proprio così?
Anna Sozzi, 1 novembre 2022
Spiegava ancora il Presidente Torricelli: “..Il 10% circa della popolazione, ossia più di 6 milioni di persone nella sola Italia, ne soffre. Tra i soggetti più a rischio, secondo i dati statistici, ci sono i disoccupati, la fascia della popolazione a basso livello d’istruzione, i giovani e le donne, le più colpite. E tra questi, molti arrivano a trattarle in ritardo, per diverse ragioni, non ultima quella del costo delle sedute”.
“In linea di massima — prosegue il presidente dell’Enpap —, chi accede con più difficoltà alle terapie psicologiche sono proprio le persone meno abbienti, già in condizioni di difficoltà sociale ed economica che vengono esasperate proprio da questi disturbi, e che ne riducono ulteriormente le possibilità di ripresa. “Vivere Meglio” vuole dare una mano a fronteggiare le difficoltà di questo momento storico, che sta provando tutti da troppo tempo e ha comportato un ulteriore aumento del disagio psicologico e dei disturbi collegati allo stress continuativo”, conclude Torricelli.
Fin qui tutto condivisibile.
Peccato che ENPAP per finanziare "Vivere Meglio" ha distratto i fondi che sarebbero dovuti servire per l'assistenza degli psicologi in difficoltà, a quanto dicono sui social i consiglieri ENPAP di Altrapsicologia si tratterebbe di ben 5 milioni di euro degli psicologi iscritti, utilizzati invece per erogare prestazioni a qualsiasi cittadino indipendentemente dal suo reddito.
Qualsiasi cittadino può infatti ottenere il voucher senza dover dichiarare le proprie condizioni reddittuali dopo aver risposto ad un questionario anonimo su questo sito. Testimonial dell'iniziativa Aurora Ramazzotti che, a titolo di esempio, se decidesse di partecipare potrebbe lei stessa usufruire gratuitamente di un ciclo di 10/14 prestazioni gratuite.
Un paradosso quindi che gli psicologi, una categoria che vanta i redditi più bassi tra i liberi professionisti tanto che spesso gli iscritti ENPAP sono costretti a fare altri lavori, vengano privati delle risorse che secondo l'ordinamento della Fondazione ENPAP dovrebbero essere destinati all'assistenza per finanziare prestazioni psicologiche gratuite in favore di cittadini che potrebbero essere anche milionari!!!!
E questo con l'assenso dei Ministeri vigilanti, a quanto scrive il vicepresidente Zanon sempre sui social.
Un'altra chicca riguarda incidentalmente i 1000 psicologi selezionati che in realtà non incasseranno l'intero guadagno ma per effetto di questi 5000 euro lordi aggiuntivi, perderanno le riduzioni previste per i redditi più bassi e dovranno versare il contributo soggettivo minimo pari a 780 euro.
E infine dal punto di vista del cittadino è doveroso chiedersi quale efficacia può avere una relazione terapeutica basata su premesse simili?
Chiudo con una domanda: CUI PRODEST?