Il Decreto Sostegno stabilisce che un aiuto, sotto forma di sostegno, venga concesso alle imprese che hanno subito perdite di entità superiore al 30% di fatturato nell’anno 2020.
La base per il calcolo dell’indennizzo è data dal calo di fatturato medio mensile del 2020 rispetto all’anno 2019. A questa base si applicano cinque aliquote diverse variabili dal 20 al 60% a seconda dell’ammontare del fatturato dichiarato. Il fatturato medio degli psicologi rientra nella fascia inferiore a 100.000 euro quindi il ristoro sarà pari al 60% della perdita media mensile.
Vediamo insieme come si calcola:
ESEMPIO: Uno psicologo con Piva ha conseguito un fatturato di € 40.000 nel 2019 mentre ha conseguito un fatturato di € 25.000 nel 2020.
Il 30% di 40.000 è pari a 28.000 quindi il nostro fatturato pari a 25.000 euro è inferiore al 30% e ha diritto al ristoro.
Per sapere a quanto ammonterà calcoliamo così:
Media mensile anno 2019 = € 40.000/12 = € 3.333
Media mensile anno 2020 = € 25.000/12 = € 2.083
Differenza 2020-2019 = 1250
il 60% di 1250 = € 750 è la cifra totale che ci dovrebbe venire rimborsata.
Ma non potendo essere l'ammontare del contributo riconosciuto inferiore a 1000 per le persone fisiche percepiremo il minimo pari a 1000 euro.
Per i regimi forfettari si fa riferimento all'importo medio mensile dei componenti positivi di reddito.
Chi ha aperto la Piva nel 2020 riceverà il minimo pari a 1000 euro
Importante novità, introdotta dal Decreto Sostegno, è che anche le start up potranno accedere ai ristori a fondo perduto previsti per imprese, aziende e partite iva. In questo caso l'importo minimo sarà di 2.000 euro.
Il meccanismo sarà molto veloce, entro la fine di marzo sarà online una piattaforma alla quale accedere per chiedere l’indennizzo, l’8 aprile arriveranno i primi ristori, il requisito viene attestato con una semplice autocertificazione, il Governo punta a effettuare i versamenti entro la fine di aprile. C’è anche la possibilità di scegliere, in luogo del rimborso, l’utilizzo in compensazione.
Esonero contributi autonomi
Sono esonerati dal versamento dei contributi previdenziali 2020 lavoratori autonomi e i professionisti. Si attendono ancora i dettagli della misura, l’esonero dovrebbe riguardare chi ha reddito fino a 50mila euro, e un calo di fatturato 2020 pari ad almeno il 30%. L’agevolazione è rivolta a iscritti alla gestione separata INPS e casse previdenziali dei professionisti.