Sembra una filastrocca ma rischia ora di diventare un serio problema per il gruppo Altrapsicologia, al governo di ENPAP da ormai 4 anni. Tutti, anche i più distratti tra i colleghi, avranno sentito parlare del palazzo di via della Stamperia/Panetteria. Un trophy building come è chiamato in gergo finanziario, un investimento immobiliare di rilevanza e di grande pregio non soggetto a diminuzioni di valore in momenti di crisi.
4000 mq nel centro storico di Roma a due passi dalla fontana di Trevi, affittato per metà ad una banca per 700.000 euro annui, l'altra metà interamente ristrutturata ad uso uffici.
Nel 2014, poco dopo il suo insediamento, il CdA di ENPAP decise di non utilizzarlo come sede dell'Ente e di metterlo sul mercato. A maggio 2015 un laconico comunicato sul sito ufficiale informò che era stato trovato un locatario, voci di corridoio sussurrarono si trattasse del Comune di Roma e che la cifra pattuita fosse pari a 700.000 euro annui, portanto così la rendita complessiva a 1 milione e 400.000 euro annui. Una rendita annua di tutto rispetto, superiore alla media delle rendite ottenute nel 2015 da ENPAP, 3,18% annui se consideriamo il prezzo pagato di 44 milioni di euro e 3,5% annui se invece consideriamo il nuovo valore rettificato con delibera 19/2014 di 39 milioni di euro.
Ma per uno strano scherzo del destino verso il gruppo Altrapsicologia, che aveva cavalcato e si era avvantaggiato dello " scandalo del Palazzo" per ottenere la fiducia dei colleghi, e a pochi mesi dalle prossime elezioni ENPAP questo contratto entra nel mirino dell'Autorità anticorruzione di Cantone. Gli edifici sarebbero stati scelti dal Comune di Roma in modo "anomalo", al di fuori delle procedute normative previste per le spese di questa entità.
Dopo questo articolo, nel quale circa un mese fa chiedevo conto di quanto successo, sono fiorite sul web levate di scudi da parte di alcuni membri del Consiglio di Amministrazione ENPAP, per la verità un tantino sopra le righe e non proprio consone al ruolo, dove mi si invitava a cercare queste informazioni nella documentazione presente sul sito ENPAP.
Sorvolando sulle modalità e premesso che non si tratta di un'operazione così agevole per un semplice iscritto mi accingo a svolgere il compitino affidatomi.
Con delibera n.20 di aprile 2014 il Consiglio di amministrazione dell'Ente affida al presidente Torricelli il compito di reperire una società a cui affidare l'incarico di cercare i locatari per la porzione di immobile sfitta.
In seguito con delibera n.12 di febbraio 2015 il CdA ratifica una delibera presidenziale del 23 settembre 2014.
Ma a chi è stato affidato il reperimento dell'affittuario? Nella delibera non troviamo nessun rimando e l'esito, come gentilmente segnalato dagli amministratori di ENPAP, lo dobbiamo cercare nella sezione "GARE".
Apprendiamo che l'agenzia alla quale è stato affidato l'incarico in esclusiva di reperire l'affittuario è la SA.MO. srl appunto l'Agenzia citata nella severa delibera dell'Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone che ho anche trovato in versione originale sul web (Del. 1085 del 5 ottobre 2016).
Salvo mia svista non ho invece trovato alcun avviso di incarico di "consulenza ed assistenza tecnica per il completamento e della messa in esercizio dei relativi impianti, per la definizione delle pratiche amministrative e urbanistiche ecc." citato nella delibera n.12.
Il vicepresidente Zanon ha affermato su Facebook che attualmente il Comune di Roma versa regolarmente l'affitto ad ENPAP e non ho motivo di non credergli, tuttavia continuo a pensare che, se c'è stata corruzione, certamente noi psicologi non ne avremo giovamento!
Anna Sozzi
30 dicembre 2016