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Approvate le modifiche a 3 articoli del codice deontologico degli psicologi Italiani

si maOltre 12.000 i votanti, i risultati confermano le modifiche proposte dal Consiglio Nazionale: l'art. 1 è approvato con 9.808 voti a favore (1.701 contrari), l'art. 5 è approvato con 6.632 voti a favore (4.861 contrari), l'art. 21 è approvato con 9.832 voti a favore (1.673 contrari).
Il Presidente Palma ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti e per un numero di votanti quasi raddoppiato rispetto alle precedenti consultazioni, tuttavia non si può non rilevare che la modifica dell'articolo 5 ha raccolto pochi consensi tanto da spingerlo a puntualizzare che: "In realtà l'art. 5 non introduce un nuovo obbligo per gli psicologi, ma è stato reso coerente con quanto già previsto dalla normativa, anzi, proprio quella stessa normativa ci ha dato la possibilità di proporre al Ministero della Salute il regolamento per la formazione continua in Psicologia che renderà la formazione più coerente con i diversi settori di intervento degli Psicologi ed anche meno onerosa". L'articolo 5 ha suscitato perplessità nei colleghi che temono non tanto la formazione continua, abbondantemente assolta dalla maggior parte di loro, quanto che questo obbligo posto sotto il "controllo" degli Ordini professionali possa diventare nuova occasione di business per i "soliti noti" e l'ennesimo esborso per le già magrissime finanze degli psicologi. 

E' ormai evidente dalle proposte, presenti in abbondanza nelle nostre caselle email, che la nuova frontiera della formazione più che dalle scuole di psicoterapia, peraltro ormai scarsamente frequentate, è rappresentata da corsi brevi più "economici" che consentono ai professionisti di acquisire competenze in settori specifici in linea con le richieste del mercato. Le scuole di formazione sono sempre state sotto l'esclusivo controllo del MIUR, questa formazione "breve" appare invece totalmente in regime di libero mercato, con tutti i rischi e vantaggi del caso. Avere un ruolo nell'accreditamento di questi corsi assegna agli Ordini professionali - che rappresentano tutti gli Psicologi in quanto organi elettivi - un compito determinante per lo sviluppo della professione, ruolo che per ragioni storiche non è mia stato possibile ottenere per la partita della psicoterapia, tuttavia richiederà un nuovo patto di fiducia tra Ordine ed iscritti per sciogliere le riserve dei 4800 colleghi che hanno votato contro e che rappresentano più di 1/3 dei votanti, cioè di tutti coloro che sono interessati a partecipare alla vita democratica della categoria.

 

 

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