L’area delle professioni ordinistiche, in Italia, coinvolge complessivamente circa 6 milioni e mezzo di persone tra gli iscritti agli Albi professionali (28 gli ordini e i collegi professionali per un totale di più di 2 milioni e 300 mila persone) e i dipendenti degli studi. Complessivamente i professionisti contribuiscono per circa il 15,1% alla formazione del Pil italiano.
L’overview sull’anno di costituzione degli ordini professionali mette in evidenza come gli avvocati ed i notai siano le professioni più antiche e quelle ad essere regolamentate per prime (Area Giuridica – AG).
Il fenomeno delle libere professioni, nella sua forma moderna, si è sviluppato in Italia a cavallo tra il XIX e tutto il XX secolo. Quasi tutte le cosiddette Professioni di Area Tecnica – PAT - furono invece istituite negli anni venti del novecento, si tratta di Architetti, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Agronomi e Forestali, Chimici e Geometri; ai quali si aggiunsero, in seguito, anche Geologi, Biologi, Agrotecnici e Tecnologi Alimentari. La gran parte delle professioni di area sanitaria – AS - costituite a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta con il riordino e la ricostituzione delle professioni sanitarie comprende i medici, i Farmacisti, Ostetriche, Infermieri e Veterinari. Psicologi e Tecnici Sanitari Radiologi completarono il quadro negli anni novanta. Alle restanti professioni ci si riferisce genericamente come professioni di Area Economica e Sociale – AES. Nel dettaglio, l’ordine che registra il maggior numero di iscritti è quello dei Medici con 397.000 unità, seguito dall’ordine degli Infermieri (379.000). Gli Ingegneri iscritti all’albo sono circa 213.000, gli Avvocati 198.000, mentre gli Architetti 142 mila . Lo spaccato degli iscritti per genere ed aree di attività conferma la tendenza che si ritroverà anche nel dettaglio per singola professione, ovvero l’area sanitaria come quella a prevalente presenza femminile (con il 59,5%) e quella tecnica come quella a minore presenza con il 21% delle femmine contro il 78,9% dei maschi. Allo scopo di fornire un quadro sulla situazione del mondo professionale regionale si sono rilevati i dati provenienti dalle diverse professioni, con aggiornamento al 2011.
2.1 I Notai in Emilia-Romagna
Il totale dei Notai nel 2006 era di 425 unità, per il 73% maschile (312 uomini), numero che nell’arco di 5 anni è rimasto pressocché invariato se si considera che nel 2011 si contano 387 unità sempre a prevalenza maschile. Il reddito medio annuale per il 2010 era di 280.900 euro.
Iscritti alla cassa. Anno 2011:
- Genere: la professione dei notai è fortemente sbilanciata verso il sesso maschile con la presenza del 71% di uomini, percentuale lievemente diminuita rispetto ai dati del 2006 (2 punti percentuali).
- Età: la professione notarile vede la maggioranza dei suoi iscritti appartenenti alla fascia d’età superiore ai 40 anni.
- Reddito: il dato sul reddito per genere o fasce d’età non è disponibile per l’anno 2011, prendendo invece in considerazione i valori medi dell’onorario prodotto dalla popolazione osservata nel 2006, risulta evidente come il genere maschile presenti in tutte le fasce d’età, ad eccezione di quella compresa fino ai 34 anni i valori più alti (Fonte: Rapporto sull’imprenditorialità femminile in Emilia-Romagna, 2008).
2.2 Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti in Emilia-Romagna
Il totale degli Ingegneri iscritti all’INARCASSA nel 2008 era di 5.134 unità, esso è aumentato di 694 unità arrivando a 5.828 nel 2009. La cassa è prevalente mente maschile e presenta l’81% di uomini.
Questa composizione fortemente sbilanciata verso il sesso maschile si rispecchia anche nel numero di iscritti all’Ordine: su 18.398 solo 2.481 infatti sono femmine.
Iscritti all’Ordine. Anno 2010:
- Genere: 13% degli iscritti all’Ordine in Emilia-Romagna è donna.
- Età: i dati per fascia d’età non sono disponibili.
- Reddito: il reddito medio equivalente a 46.280 euro è più elevato per gli uomini e si attesta a circa 48.800 euro, mettendo in evidenza un forte gap con quello percepito dalle donne, 25.192 euro.
Il totale degli Architetti iscritti all’INARCASSA nel 2008 era di 4.356 unità, esso è aumentato di 970 unità arrivando a 5.828.
La suddivisione di genere non è così sbilanciata come per altre professioni: i dati del 2008 concernenti gli iscritti alla Cassa, infatti, mettono in evidenza il 56% di femmine e 44% di maschi. Situazione che ritroviamo anche negli iscritti all’Ordine nel 2010.
Iscritti all’Ordine. Anno 2010:
- Genere: il 42% degli iscritti all’Ordine in Emilia-Romagna è donna (pari a 3.068 unità su un totale di 7.233).
- Età: i dati per fascia d’età non sono disponibili.
- Reddito: il reddito medio, equivalente a 27.836 euro, mette in evidenza il gap tra quello dei maschi, 32.816 euro, e quello delle femmine, 18.568 euro.
2.3 I Medici in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti all’Ordine dei Medici nel 2011 ammonta a 30.290 professionisti a prevalenza maschile.
Iscritti all’Ordine. Anno 2011:
- Genere: 59% degli iscritti all’Ordine in Emilia-Romagna è uomo.
- Età: la fascia d’età prevalente è quella dai 40 anni in su che rappresenta il 76% del totale.
- Reddito: il reddito medio equivalente a 46.187, intermedio tra quello percepito dai maschi, che si attesta a 52.470 euro e dalle femmine, 35.720 euro.
2.4 Gli Avvocati in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti alla Cassa di previdenza forense è di 9.583 nel 2009.
Iscritti all’Ordine.
Anno 2011:
- Genere: al 51% degli iscritti all’Ordine in Emilia-Romagna è donna.
- Età: 61% sotto i 40 anni.
- Reddito: il reddito medio equivalente a 50.686 euro è sbilanciato a favore dei maschi che registrano un reddito pari a 69.974 euro contro quello percepito dalle femmine, 30.189 euro (dati cassa previdenziale).
2.5 Gli Infermieri in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti all’Ente previdenziale degli infermieri ENPAPI erano 1.263 nel 2007 e nel giro di tre anni tale cifra si è quasi raddoppiata arrivando a 2.138 unità nel 2010. I dati del 2007 mettevano in evidenza uno sbilanciamento a favore delle femmine: una delle pochissime professioni a “vocazione prevalentemente femminile”.
Tale distribuzione di genere è ovviamente riflessa anche nei dati che riguardano coloro che fanno parte della Federazione Nazionale Collegio Infermieri (IPASVI).
Iscritti all’IPASVI.
Anno 2011:
- Genere: la quasi totalità degli iscritti è di sesso femminile, rappresentando l’85% del totale regionale.
- Età: 66% degli iscritti copre una fascia d’età sopra i 40 anni.
- Reddito: è interessante notare come il gap salariale in questo caso di prevalenza femminile sia inferiore ma sempre a favore degli uomini, 25.751 euro il reddito medio e 27.915 euro quello percepito dai maschi e inferiore quello percepito dalle femmine, 25.055 euro.
2.6 I Commercialisti ed esperti contabili in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti al Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili - DCEC – sono 5.233 al 2011.
Iscritti al DCEC.
Anno 2011:
- Genere: 61% dei maschi con 3.192 unità.
- Età: la composizione per età evidenzia una presenza di giovani piuttosto rilevante 59% e la fetta di coloro che hanno meno di 40 anni.
- Reddito: dato non disponibile (sono disponibili i dati per le casse previdenziali CNPADC e CNPR indicati di seguito).
Cassa previdenziale dei Dottori Commercialisti (CNPADC)
Gli iscritti alla CNPADC, cresciuti di 629 unità rispetto ai dati rilevati nel 2007 (3.846) sono 4.475 nel 2010.
Il Reddito, di 69.669 euro è quello medio percepito dagli iscritti al CNPADC. Le donne percepiscono quasi la metà del reddito percepito dagli uomini: 42.634 euro per le prime e 85.275 euro per i secondi.
Guardando ai dati rilevati nel 2007 la composizione si presenta, anche in questo caso, a prevalenza maschile con il 64% delle unità.
Cassa previdenziale dei Ragionieri (CNPR)
Gli iscritti alla CNPR sono 1.685 nel 2010.
Il Reddito, di 64.337 euro è quello medio percepito dagli iscritti al CNPR. Le donne percepiscono un reddito inferiore, pari a 51.707 euro, rispetto a quello degli uomini 74.418 euro.
2.7 I Consulenti del Lavoro in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti al Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro sono 1.407 nel 2011. Gli iscritti alla Cassa sono un numero di poco inferiore, pari a 1.207 nel 2010, ovvero cresciuti di 71 unità nel giro di 3 anni. La composizione percentuale degli iscritti non varia molto dal 2007 al 2010.
Iscritti Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro
Anno 2011:
- Genere: un’altra cassa a prevalenza femminile con il 58% di donne tra gli iscritti, contro il 42% degli uomini.
- Età: 77% degli iscritti copre una fascia d’età superiore ai 40 anni.
- Reddito: il dato disponibile per questa professione riguarda il valore medio che si attesta ai 49.400 euro.
2.8 Gli Psicologi in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti al Consiglio Nazionale degli Psicologi sono 6.240 nel 2011(6326 nel 2013), mentre gli iscritti all’Ente Nazionale di previdenza ed assistenza per Psicologi (ENPAP) 2.576 nel 2010 (3185 nel 2012).
Iscritti al Consiglio Nazionale degli Psicologi
Anno 2011:
- Genere: questa è una professione a vocazione maggiormente femminile, le donne rappresentano infatti l’81% del totale degli iscritti.
- Età: 63% degli iscritti copre una fascia d’età inferiore ai 40 anni.
- Reddito: anche in questo caso la differenza tra uomini e donne è limitata, 13.656 euro il reddito medio, 15.167 euro quello percepito dai maschi e comunque superiore a quello percepito dalle femmine pari a 13.308 euro.
2.9 I tecnici e periti industriali in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti all’EPPI, Ente Previdenziale dei Periti Industriali, ammonta a 1.962 nel 2009, numero di poco superiore a quello registrato nel 2006 pari a 1.825.
I dati mettevano in evidenza una composizione quasi totalmente maschile e rappresentava nel 2006 il 98% del totale. Quadro confermato anche dai dati più recenti.
Iscritti al Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.
Anno 2011:
- Genere: gli iscritti femmine rappresentano solo l’1% del totale.
- Età: 64% degli iscritti copre una fascia d’età sopra i 40 anni.
- Reddito: 37.126 euro il reddito medio e 26.602 euro quello percepito dalle femmine, comunque inferiore a quello percepito dai maschi (37.389euro).
2.10 I Veterinari in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti al Consiglio Nazionale dei Veterinari sono 3.111 nel 2011, mentre gli iscritti alla Cassa previdenziale ENPAV erano 2.827 nel 2010.
Iscritti al Consiglio Nazionale dei Veterinari
Anno 2011:
- Genere: la composizione registra una prevalenza di iscritti di sesso maschile pari al 59% del totale degli iscritti.
- Età: 70% degli iscritti copre una fascia d’età sopra i 40 anni.
- Reddito: a conferma dei dati visti fino ad ora il reddito percepito dai maschi (20.060 euro) è comunque superiore a quello percepito dalle femmine pari a 11.438 euro.
2.11 I Geologi e gli Agronomi in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti all’EPAP ente dei geologi e agronomi ammonta a 2.224.
Anno 2011:
- Genere: la composizione registra una prevalenza di iscritti di sesso maschile pari all’83% del totale degli iscritti.
- Età: dati non disponibili.
- Reddito: a conferma dei dati visti fino ad ora il reddito percepito dagli uomini (29.140 euro) è comunque di gran lunga superiore a quello percepito dalle donne pari a 17.274 euro.
2.12 I Biologi in Emilia-Romagna
Il totale dei iscritti all’ENPAB - Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi ammonta a 629 unità nel 2011, con un aumento di sole 57 unità dal 2008. In questi anni sono aumentate le donne di 2 punti percentuali, confermando e rafforzando la prevalenza delle donne.
Anno 2011:
- Genere: la composizione sottolinea la peculiarità “rosa” di questa professione registrando una prevalenza di iscritti di sesso femminile pari al 79% del totale degli iscritti.
- Età: la classe prevalente con il 61% sul totale è quella dai 40 anni in su.
- Reddito: dall’analisi del reddito irpef percepito si registra, per la prima volta, una migliore situazione a favore delle donne.
2.13 Le Ostetriche in Emilia-Romagna
Il totale degli iscritti alla Federazione Nazionale Collegi Ostetriche sono 997 , qui la prevalenza delle donne è quasi totale.
Anno 2011:
- Genere: la professione si può considerare quasi esclusivo appannaggio delle donne con una quota del 99% del totale.
- Età: la suddivisione degli iscritti per fascia d’età è quasi paritaria, 47% meno di 40 anni e il 53% il restante.
2.14 Gli Assistenti sociali in Emilia-Romagna – OASER.
Il totale degli iscritti all’Ordine Assistenti Sociali è di 2.129 unità, di cui la quasi totalità (94%) è di sesso femminile.
Anno 2011:
- Genere: la professione si può considerare quasi esclusivo appannaggio delle donne con una presenza del 94% del totale.
- Età: la suddivisione degli iscritti per fascia d’età è quasi paritaria, 45% meno di 40 anni e il 55%dai 40 anni in su.
2.15 Gli Attuari in Emilia-Romagna
Il totale degli Attuari è di 17 unità, di cui il 71% è di sesso femminile con 12 unità sul totale.
2.16 Gli Spedizionieri in Italia e in Emilia-Romagna – CNSD (Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali)
I dati raccolti per la professione degli Spedizionieri Doganali riguardano il territorio nazionale per fascia d’età e sesso, mentre per la regione Emilia-Romagna si è in possesso di quelli per fascia d’età senza distinzione di genere.
2.17 Conclusioni
L’aggiornamento dei dati per le diverse professioni ricalca l’andamento registrato durante la prima rilevazione effettuata nel 2008 per suddivisione degli iscritti per genere e classi di età.
Il trend dominante vede, infatti, il numero degli iscritti maschi, nel più dei casi, nettamente superiore a quello delle donne e, dato ancora più significativo, è il costatare come il reddito sia distribuito in modo disomogeneo e sbilanciato a favore degli uomini.
Anche le professioni considerate tipicamente rosa che risultano essere, quindi, appannaggio prevalente, a volte quasi esclusivo, delle donne come Biologi, Infermieri, Psicologi, Consulenti del Lavoro e Ostetriche delineano comunque una retribuzione più alta (laddove è stato possibile rilevare dati) per gli uomini.
Questo quadro conferma, ancora una volta, il gap salariale tra i due sessi, indipendentemente dalla professione, ma particolarmente evidente per alcune aree/professioni: avvocati, commercialisti, ingegneri. In questi casi, infatti, gli uomini distaccano le donne di quasi il doppio.
I biologi sono l’unica professione in cui si registra uno sbilanciamento del reddito a favore delle femmine anziché dei colleghi maschi.