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anna

I professionisti nei programmi dei partiti

elezioni2013Pur essendo i professionisti presenti nelle liste dei partiti sembra non abbiano avuto molto spazio per rappresentarne le esigenze nei programmi, solo pochi cenni che dimostrano per lo più un atteggiamento ideologico e legato a conoscenze obsolete. Maggiormente rappresentate le esigenze di alcune professioni che si avviano a diventare sussidiarie alla pubblica amministrazione per quanto riguarda alcune certificazioni di legge.  Nessuna iniziativa all'orizzonte per faciltare il lavoro degli Psicologi liberi professionisti e dipendenti, già pesantemente colpiti dai tagli alla sanità, e di conseguenza nessuna attenzione al benessere e alla salute psichica dei cittadini.

In sintesi:

PD - SEL - PSI

Promettono da ora in poi di riconoscere il limite della politica, combattere per la dignità e l'autonomia del lavoro che riguarda tra gli altri anche il professionista sottopagato, nel punto Libertà si parla di introdurre misure più incisive nel campo delle professioni, scuola e università. Intendono sradicare i pregiudizi sulla presenza della donna nel mondo del lavoro e delle professioni.

PDL e Lega

Dalle autorizzazione ex ante ai controlli ex post, misura che interessa le professioni tecniche, oltre al riconoscimento del ruolo sussidiario delle professioni.

Scelta civica

Vuole continuare con le liberalizzazioni oltre a ridurre lo spazio della politica nella gestione delle carriere amministrative  e professionali, come si è cominciato a fare con i primari della sanità.

Movimento 5 stelle

Propone l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti e la depenalizzazione del reato di diffamazione, il divieto ai parlamentari di esercitare altra professione, l'ntroduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino di fare da sè senza bisogno di intermediari.

Rivoluzione civile

Riconoscerà un reddito minimo per i disoccupati. Ingroia cita nel programma solo imprese e lavoro dipendente.

Fare per fermare il declino

Vuole cancellare l'obbligo di iscrizione all'Ordine e alle Casse. Il legislatore deve prevedere solo standard minimi per esercitare la professione e dei meccanismi di controllo esterni (es magistratura o autorità indipendenti.

 Le professioni chiedono un nuovo ruolo

 

 

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