Si è tenuto ieri a Bruxelles l’incontro del Gruppo di Lavoro per il sostegno alle attività libero professionali, al quale ha partecipato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella (nella foto). “L’obiettivo della Commissione è quello di parificare le professioni alle PMI” ha spiegato Stella. La direzione generale del Mercato Unico sta infatti studiando la possibilità di estendere ai professionisti gli incentivi previsti per le Pmi. “Nell’ambito delle politiche di sostegno all’imprenditoria, le professioni potranno quindi accedere a forme di incentivi fino ad ora previste solo per il mondo delle imprese, quali ad esempio il Fondo Sociale Europeo o i programmi Erasmus rivolti ai più giovani”, sottolinea il presidente di Confprofessioni. continua..
Il reddito medio degli avvocati italiani era, nel 1990, di circa 53 milioni di lire. Che, al netto dell’inflazione, corrispondono ai 47 mila euro dichiarati nel 2011. Negli ultimi ventun anni, insomma, non c’è stata alcuna crescita. Ma ci sono professionisti che stanno ancora peggio. I notai, per esempio, che in sei anni hanno dimezzato il repertorio, quindi anche i redditi professionali, passando da 129.000 a 66.000 euro. Colpa della crisi, che ha comportato il dimezzamento delle compravendite immobiliari,ma anche della sottrazione di competenze professionali.continua..
I professionisti in rivolta contro il balzello di 250 euro che si debbono pagare per mettersi in regola con la legge
"A decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, saranno tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. La novità è frutto del 'Cresci-Italia 2.0', ovvero del decreto sulla digitalizzazione dell'Italia, fortemente voluto dal governo Monti e in modo particolare dal ministro Passera. Sebbene l'attuazione dell'obbligo sia subordinata all'emanazione di alcuni decreti attutivi, questi ultimi potranno prevedere l'estensione ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili".
Il governo di Varsavia ha nazionalizzato la previdenza integrativa. In questo modo il debito pubblico è sceso di 8 punti scendendo, così, sotto il 50% del Pil. In pratica, quindi, il patrimonio dei fondi pensione polacchi investito in obbligazioni di stato si appresta a finire di fatto nelle casse pubbliche, concedendo così una boccata di ossigeno alle casse del governo. Quella attuata dal governo polaccho è un'operazione di finanza creativa che in sè nasconde, però, un esproprio. I lavoratori polacchi hanno, infatti, versato per diversi anni quasi il 3% del proprio stipendio nei fondi pensione e adesso ciò che è stato versato è stato sottratto dalle autorità pubbliche, per un totale di circa 40 miliardi di euro.continua..
Nel caso in cui un iscritto non comunichi i dati relativi al proprio volume d`affari, necessari per la determinazione dei contributi previdenziali a proprio carico, la Cassa nazionale di previdenza ha sempre il diritto di richiedere ai competenti uffici dell`Agenzia delle Entrate le informazioni relative alle dichiarazioni dei redditi e dell`Iva e agli accertamenti definitivi concernenti gli avvocati, i procuratori e i pensionati iscritti alla Cassa medesima.
I dati acquisiti possono essere legittimamente utilizzati in qualsiasi momento e posti a base delle cartelle di pagamento per il recupero dei contributi obbligatori dovuti e non versati, in luogo dei dati omessi dall`iscritto.
Cosi` ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 18730 del 6 agosto.continua..
Il Consiglio dei ministri, accogliendo la proposta del Ministro della Salute di introdurre una specifica disciplina per la stabilizzazione del personale medico e del ruolo sanitario, ha introdotto lo strumento idoneo per affrontare il tema del precariato, che nel Servizio Sanitario Nazionale ha assunto dimensioni tali da mettere in crisi la qualita' delle prestazioni erogate, specie nelle Regioni in piano di rientro. Tra medici, personale infermieristico, tecnici e altri 11 profili professionali, sara' possibile stabilizzare le circa 35.000 persone del settore sanitario, tramite concorso pubblico riservato. Lo afferma un comunicato del ministero della Salute.Tale obiettivo sara' colto, per la specificita' del settore che ha caratteristiche diverse dal resto della Pubblica Amministrazione, tramite di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legge, su proposta del Ministro della salute. Il contenuto del decreto sara' condiviso con le Regioni e le Province Autonome, al fine di accelerare il percorso attuativo di competenza di queste ultime. continua..
Al via la possibilità per le Casse di investire «ulteriori» risparmi in misure di welfare a favore degli iscritti, quali tra l’altro prestazioni ai professionisti in crisi, interventi a sostegno delle pensioni o all’ingresso dei giovani nel mondo delle professioni ecc. La previsione è contenuta all’articolo 10-bis del decreto legge 76/2013 (Pacchetto lavoro) convertito con la legge 99/2013 in Gazzetta Ufficiale 196 del 22 agosto. Una possibilità salutata dall’Adepp (l’associazione degli enti di previdenza dei professionisti) con molto entusiasmo che però ad un’analisi più approfondita non avrà un impatto dirompente per il pianeta della previdenza privatizzata e privata che, al contrario, aspettava un’apertura più incisiva dal governo. continua..