Giorgio Magnoni aveva trovato un accordo per patteggiare con la procura di Milano una pena a 4 anni e 10 mesi ma il tribunale di Milano non ha ratificato il patteggiamento, giudicando la pena "non congrua". Per l'ex amministratore di Soapf si e' quindi andati avanti con il processo. Nel frattempo, il pm Gaetano Ruta, titolare dell'inchiesta, ha chiuso il filone di indagine principale, che vede indagate 14 persone, tra le quali i fratelli di Giorgio, Aldo e Ruggero Magnoni e Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti.Gli episodi di truffa contestati a Giorgio Magnoni (e ad altri indagati) riguardano dei presunti raggiri ai danni di Inpgi, Cassa dei Ragionieri ed Enpam (Cassa dei medici). continua..