Per la Procura il numero uno dell'istituto di previdenza Inpgi ha aiutato i Magnoni a incassare 7,6 milioni di euro e dovrà rispondere di truffa aggravata.
Che fosse truffa era chiaro fin dal giorno in cui gli uomini del nucleo Valutario delle Fiamme Gialle ha arrestato i fratelli Ruggero, Aldo e Giorgio Magnoni oltre al figlio di quest’ultimo, Luca. Nell’inchiesta del pm di Milano Gaetano Ruta per la bancarotta della Sopaf ben tre enti previdenziali privati, quelli di medici, ragionieri e giornalisti, venivano individuati come parte offesa di un meccanismo in cui – tramite operazioni di mediazione occulta – la società dei Magnoni aveva potuto accumulare guadagni vendendo quote del Fondo immobili pubblici (Fip), voluto nel 2004 dall’allora ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. A indagini verso la chiusura, però, nel registro degli indagati è finito anche Andrea Camporese continua..