Un «regalo» da 3mila euro a ognuno dei quasi 12mila iscritti all'ente di previdenza di categoria: non un assegno brevi manu, ma un aumento lineare del montante contributivo, che si trasformerà in un aumento della pensione quando il professionista andrà a riposo. La decisione, singolare in tempi di riforme previdenziali tutte giocate nel segno dell'austerità, arriva dal consiglio di amministrazione dell'Enpab, l'ente che appunto gestisce i contributi e le pensioni dei biologi. A motivarla sono i numeri dell'ultimo bilancio consuntivo, appena approvato dallo stesso consiglio di amministrazione, che registra un patrimonio netto di 60,7 milioni di euro, con un aumento del 24% (11,8 milioni) rispetto ai dati di 12 mesi fa. continua..