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anna

Per le Casse autonomia frenata

78362953-300x225La previdenza dei professionisti ha bisogno di avere un'identità definita. Questa necessità, emersa in diverse occasioni da quando le Casse sono state inserite nell'elenco Istat "a fini statistici", diventa oggi più stringente.
La crisi degli ultimi anni ha infatti accentuato la tendenza dello Stato a cercare soldi dove ci sono, e non si può negare l'appeal che esercita il patrimonio di oltre 50 miliardi di euro accumulato dalle Casse a garanzia delle pensioni dei propri iscritti, oltre due milioni di professionisti.
Proprio allo scopo di "garantire" queste future pensioni la riforma Fornero (Dl 201/2011) ha imposto agli enti di previdenza privati di avere un equilibrio a 50 anni. continua..

Professioni, ecco le società

societa professionistiIl 22 aprile, probabilmente nel momento di maggior oscurità di una crisi  economica che sempre di più sta travolgendo anche gli 
studi professionali, sono formalmente entrate in vigore le società tra professionisti. Non saranno certo l’aiuto decisivo per uscire da un pantano fatto di imprese che chiudono, pagamenti sempre più in ritardo, studi che, per mancanza di liquidità, sempre più spesso mettono i dipendenti in cassa integrazione. Ma possono essere una chance da valutare.

Ci sono ancora numerosi aspetti da chiarire, come la disciplina fiscale che, secondo quanto anticipato da ItaliaOggi di mercoledì scorso, sarà definita in una risoluzione dell’Agenzia delle entrate. Una presa di posizione ufficiale che qualificherà l'utile prodotto. continua..

Scontro Cnpr-ministeri vigilanti

GambaccianiLa Cassa di previdenza dei ragionieri pronta allo scontro. Se dai ministeri del lavoro e dell'economia non arriverà nelle prossime ore il via libera alla riforma sulla sostenibilità a 50 anni (legge 214/2011), o almeno un'apertura, lunedì mattina la Cnpr provvederà a depositare al Tar Lazio il ricorso già notificato agli stessi organismi vigilanti (si veda ItaliaOggi del 6/4/2013) contro la nota del 30 gennaio che sostanzialmente boccia gli interventi approvati dall'ente a fine 2012. continua..

Società professionali, tasse così

img173312Sarà qualificato come reddito da lavoro autonomo l'utile prodotto dalle Stp e diviso tra i soci professionisti. L'esercizio di un'attività intellettuale regolamentata, dunque, continuerà a pagare i contributi previdenziali soggettivi alla cassa di previdenza. La quota di utile incassata dall'eventuale socio non professionista seguirà invece un doppio binario: se si tratta di un soggetto non imprenditore, si resterà nel campo del lavoro autonomo, con applicazione dell'Irpef; per il socio imprenditore, l'utile (o perdita) ottenuto dalla partecipazione nella Stp si cumulerà al proprio reddito d'impresa, secondo le regole della trasparenza fiscale. La fattura emessa dalla Stp, infine, sarà gravata dal contributo integrativo (il 4% a carico del cliente), che una volta incassato andrà versato alla cassa di previdenza di categoria. E i compensi saranno soggetti alla ritenuta d'acconto del 20%. continua..

Società tra professionisti - Le regole

societa professionisti Il D.L. 1/2012 emana infatti l’articolo 10 della legge di stabilità (l.183/2011), la quale a sua volta prevede, a partire dal 1 Gennaio 2012, l’opportunità di costituire società aventi per oggetto l’esercizio di attività professionali come regolate dai Titoli V e VI del Libro V del Codice Civile, ovvero società di persone (S.n.c. e S.a.s.), società di capitale (S.r.l, S.p.a, S.a.p.a) e società cooperative.

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Dal Cud al modello 730 2013, quali dati sono da indicare in dichiarazione

cud-2013-modello-online-pdf-agenzia-delle-entrateEntro il 28 febbraio i lavoratori ed i pensionati italiani hanno ricevuto il CUD 2013 dal proprio datore di lavoro o dall’Inps. Entro il 31 maggio va presentato il modello 730. Vediamo quali punti del CUD sono importanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi, il quadro C del modello 730 2013: Dal reddito imponibile, alle ritenute Irpef, alle addizionali, passando per la detassazione per incrementi di produttività. continua...

Redditometro senza Istat

img155780Sul redditometro contraddittorio ad ampio respiro. Il contribuente avrà la possibilità di rivedere non soltanto le spese risultanti in anagrafe tributaria, ma anche quelle «correnti» attribuite in via presuntiva sulla base dei dati Istat. Mentre sugli studi di settore il regime premiale previsto dal dl n. 201/2011 dovrebbe essere esteso gradualmente a tutti i soggetti nel giro di pochi anni.continua..