Queste sono le prime elezioni ENPAP che vedono la “comunicazione elettorale” veicolata quasi esclusivamente dalla “RETE”. Siti, mail, facebook, twitter, social network. Questa è la scelta fatta da tutte le liste in campo e da tutti i candidati. È una scelta al passo con i tempi.
In questo senso la Categoria degli Psicologi sta precorrendo i tempi. Ottima scelta.
Ma è una scelta che richiede, da parte delle colleghe e dei colleghi, una attenzione maggiore e un impegno a selezionare la montagna di informazioni che quotidianamente ci giungono....
Una qualsiasi notizia, veicolata in “Rete” raggiunge immediatamente migliaia e migliaia di colleghe e colleghi. Riprendere e rilanciare la stessa notizia produce un effetto moltiplicatore. La stessa notizia “lanciata” una volta si moltiplica all’infinito quasi ad apparire sempre nuova.
È un effetto non rimediabile se non prestando molta, moltissima attenzione.
di Rosella De Leonibus
Empowerment per potenziare la forza contrattuale e l’immagine delle Psicologhe e degli Psicologi italiani, per accompagnare lo start-up della libera professione, e poter continuare a sostenere con servizi adeguati (indennità di malattia, polizze sanitarie e assicurative professionali, etc.), i colleghi che vivono momenti difficili. Empowerment per dare slancio al nostro orgoglio professionale, al nostro sentimento di autoefficacia come professionisti della salute psichica, al nostro potere di scelta e proposta sulle politiche professionali.
Beni di lusso e patrimoni mobiliari e immobiliari (anche all’estero): non sono le voci del Redditometro ma quelle del nuovo ISEE 2013. L’indicatore della situazione economica equivalente cambia infatti volto per impedire ai “finti poveri” di usufruire di prestazioni di welfare non spettanti.
In vista dell’approvazione ufficiale del nuovo ISEE corrente, atteso per il 24 gennaio, analizziamo le anticipazioni sul cosiddetto “Riccometro”:
I servizi agli iscritti pur non rappresentando la parte essenziale del mandato affidato ad ENPAP possono ricoprire un ruolo importante nel sostegno ai colleghi che in questo momento soffrono le conseguenze della profonda crisi economica che attanaglia il paese. Con redditi che già si posizionavano mediamente nella fascia bassa la nostra categoria professionale risente del diminuito potere di spesa degli italiani.
L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto ampia libertà ai contribuenti per quanto concerne le modalità di numerazione, interpretando in modo ampio la nozione di “identificazione univoca”. In sintesi dal 1° gennaio 2013 i contribuenti possono proseguire con la tradizionale modalità di emissione a numerazione progressiva con azzeramento al termine dell’anno solare (Es. fattura numero 1 del 2 gennaio 2013) .
Dal documento "Variazioni al Bilancio di previsione 2012" approvato a novembre 2012 dal CIG, si ricavano i seguenti dati indicativi della ottima salute dell'Ente. Il patrimonio di ENPAP a fine 2012 ammonterà presumibilmente a 46 milioni di euro, questa cifra è quanto rimane nelle casse dell'Ente dopo avere rivalutato i montanti e detratto le spese di gestione.
Nel corso del 2012 Enpap incasserà (ricordiamo che quanto dovuto viene versato dagli iscritti nell'anno successivo a quello di competenza) 14,4 milioni di euro per il contributo integrativo (2%) oltre a 21,4 milioni che arriveranno dai proventi del patrimonio amministrato.
In cambio ENPAP ha rivalutato* il patrimonio degli iscritti per 6,7 milioni oltre ad avere erogato prestazioni assistenziali per 18,4 milioni.
Nell’intervista di Giancarlo Marenco all’educatore finanziario Cajelli, una mappa in vista delle elezioni dell’Ente
Il torinese Antonio Cajelli è un esperto di formazione e informazione in tema di educazione finanziaria, attività che svolge insegnando in alcune scuole, enti (fra cui lo stesso Enpap) e imprese, ma che lo vede anche impegnato come consulente finanziario indipendente, al servizio di famiglie e aziende.
Bancario da 1999 al 2010 - alle dipendenze di due diversi istituti di credito dei quali gestiva la clientela - ha poi maturato la convinzione che il mondo finanziario si reggesse su profonde incoerenze e pericolose distorsioni, decidendo così di lasciare il proprio impiego per seguire l’attuale strada professionale.
Abbiamo voluto intervistarlo, in tempi di rinnovo degli organi dell’ente previdenziale, per farci accompagnare da un esperto nell’esplorazione di un ambito che non a tutti i colleghi risulta facilmente comprensibile.