Il “Rapporto 2012 sull'investimento immobiliare nel settore previdenziale italiano” di Cordea Savills (scaricabile sul sito ADEPP) rappresenta un interessante visione prospettica trasversale e longitudinale/temporale sugli investimenti immobiliari delle casse di previdenza pubbliche e private.
In sintesi il valore del patrimonio immobiliare gestito dal sistema previdenziale italiano è stimato complessivamente intorno ai 23,4 miliardi di Euro con una incidenza, rispetto al patrimonio posseduto, pari al 58% per la previdenza pubblica, 30% per la previdenza privata e 6,6% per quella complementare.
Numerazione progressiva delle fatture anno per anno. L'identificazione univoca dei documenti sarà garantita dall'apposizione, accanto al numero, dell'anno di emissione della stessa. In caso di fatturazione mensile di una prestazione, per esempio, i documenti recheranno i numeri 1/2013, 2/2013 e così via fino alla n. 12/2013. La numerazione della prima fattura emessa nel 2014 sarà invece 1/2014. E così a seguire per il futuro.
Potrebbe essere questa, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l'interpretazione che l'amministrazione finanziaria assumerà con riguardo alle novità in materia di fatturazione delle operazioni in vigore dal 1° gennaio 2013.
Dal II° rapporto ADEPP
Nascita ed evoluzione della tutela previdenziale italiana
Gli anni, immediatamente, successivi all’unificazione italiana vedono affiorare il tema del welfare con la legge 30 agosto 1862, n. 753, che disciplinava gli istituti di carità e beneficienza; il campo d’azione dello Stato è comunque marginale poiché limitato ad un intervento preliminare, definibile come una sommaria regolamentazione delle attività assistenziali ecclesiastiche delle associazioni volontarie (società di mutuo soccorso).
Ma anche i lavoratori del settore pubblico con contratto di lavoro dipendente non a tempo indeterminato (quindi a tempo determinato o con contratto di formazione e lavoro, ecc.);
A patto che abbiano versato almeno 1 anno di contributi ad INPS negli ultimi due anni.
Sono esclusi i cococo per i quali è prevista una indennità una tantum.
ABC della previdenza obbligatoria di base, quella gestita dagli enti pubblici quali Inps, Inpdap, Enpals e dalle Casse pensionistiche dei liberi professionisti iscritti agli albi; in pochi “click” si potrà individuare la propria categoria di appartenenza (esempio, lavoratore dipendente, artigiano, avvocato ecc.) e consultare le norme che regolano le modalità di contribuzione (quanto si paga per avere una pensione di base) e la tipologia delle prestazioni pensionistiche.