Befera ha spiegato che il nuovo Redditometro sarà utilizzato “con la massima cautela e soltanto per le differenze eclatanti tra spese e reddito: il problema ce l’avrà chi è evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia, ma se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmi non ha nulla da temere”.
A differenza del vecchio, il nuovo Redditometro “non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, ma su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall’analisi annuale dell’Istat). Il nuovo Redditometro, a differenza del vecchio, considera inoltre la composizione e l’area geografica di appartenenza della famiglia, secondo la classificazione Istat”. Dopo aver selezionato i contribuenti con il ReddiTest coloro che non saranno stati in grado di fornire le informazioni necessarie al Fisco per spiegare la differenza tra le spese sostenute e i redditi dichiarati, potranno subire un accertamento a partire dall’anno 2009 in poi.
di Melina Martello L’indennità per malattia o infortunio
L’obbligatorietà dell’iscrizione all’ENPAP entro 90 gg. dall’emissione della prima fattura, per prestazioni a carattere libero-professionale, viene a volte considerata come un “boccone amaro” di cui purtroppo non si può fare a meno, salvo incorrere in sanzioni e penalità.
Come spesso accade, tutto ciò che ha carattere di obbligatorietà ci risulta indigesto e viene vissuto come una orribile vessazione, facendoci perdere di vista però i vantaggi che ne derivano sia a lungo che a breve-medio termine.
di Melina MartelloSono solo alcune delle domande che più frequentemente mi sento rivolgere, a proposito di future pensioni, dai colleghi iscritti all’ENPAP, sia dai più giovani che dai meno giovani. La preoccupazione espressa, del tutto legittima, è che, raggiunta l’età pensionabile e attuato il collocamento a riposo, l’importo mensile che sarà erogato avrà le caratteristiche di una sorta di “obolo”, del tutto insufficiente a garantire la conduzione di una vita dignitosa.
Seguono poi una serie di valutazioni negative sull’operato dell’Ente di Previdenza, colpevole (secondo questa lettura) di non riuscire a garantire un vitalizio decoroso e di aver “sottratto” risorse economiche che i colleghi avrebbero potuto gestire diversamente e meglio. Questi sono alcuni dei pensieri fluttuanti tra non pochi colleghi iscritti all’ENPAP.
Ma qual è la vera situazione? Quale la valutazione che si può offrire per una migliore informazione e per favorire una più appropriata pianificazione del proprio futuro pensionistico?
Metteremo nero su bianco le proposte che vanno dalla revisione della doppia tassazione alla necessità di riaffermare, attraverso azioni legislative, l’autonomia delgi Enti, più volte calpestata nel corso degli ultimi 12 mesi” - così il presidente Andrea Camporese nell’intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi. E nel tracciare un bilancio dell’anno appena finito, Camporese ripercorre gli ultimi difficili mesi che hanno visto le Casse di previdenza privatizzate affrontare lo stress test della sostenibilità a 50 anni richiesta dalla riforma targata Fornero. “Dopo lo stress test brillantemente superato – sottolinea il presidente dell’Adepp – ora si devono trovare soluzioni efficaci al problema dell’adeguatezza delle prestazioni”. E Camporese annuncia: “Siamo pronti a chiamare in causa i partiti che scenderanno in campo per le prossime elezioni per verificare quali intendano sposare le nostre battaglie e ricavarne risposte chiare sulle loro intenzioni, nell’eventualità vadano al governo”.
ENPAP ha attivato dal 2011 un servizio di consulenza fiscale e tributaria attraverso numero verde. Il servizio è disponibile lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9,00 alle ora 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00; il martedì dalle ore 12:00 alle ore 20:00.
La consulenza è finalizzata alla risoluzione di quesiti sottoposti telefonicamente dagli iscritti in materia fiscale e tributaria, contabile.
Naturalmente il servizio fornito riguarda esclusivamente un’attività di consulenza e di supporto fiscale in merito alla corretta applicazione della normativa vigente e, ciò, senza che detta consulenza possa, in nessun modo, sostituire le attività di supporto agli iscritti svolte dall’Enpap che in quanto tale resta l’unico riferimento competente per legge a fornire risposte certe e chiarimenti sulle posizioni contributive e previdenziali di ciascun professionista psicologo.