I 50mila legali non iscritti alla Cassa Forense perché hanno un reddito inferiore ai 10.300 euro, avranno 90 giorni di tempo per cancellarsi dall'albo professionale. Altrimenti per loro scatterà l'iscrizione retroattiva a partire dal 1° gennaio 2014.Sono questi i primi effetti della pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» del Regolamento attuativo dell'articolo 21 della legge 247/2012 che detta le condizioni agevolate per l'iscrizione dei professionisti legali iscritti all'Albo professionale. Il nuovo regolamento obbliga infatti, anche a chi ha un reddito inferiore alla soglia di 10.300 euro, di versare alla Cassa Forense un contributo minimo soggettivo dimezzato, circa 700 euro all'anno (più 150 di contributo di maternità) nei primi sei anni; contributo che poi sale a 1.400 euro per i successivi due anni. In tutto 8 anni di regime avegolato a cui tuttavia verranno riconosciuti solo sei mesi di anzianità contributiva ai fini previdenziali. Una volta terminato il periodo agevolato gli iscritti dovranno versare alla cassa almeno 3.600 euro all’anno (2780 euro di contributo minimo soggettivo, 700 euro di contributo integrativo e 150 per la maternità).continua..
Secondo una ricerca dell'Osservatorio CNA un reddito da 10 mila euro all'anno è esente per il lavoratore dipendente e tassato fino al 26,5% per imprenditori e professionisti -
Un reddito annuo di 10mila euro può essere esente da tasse. Oppure gravato da un prelievo di 2300 euro, vale a dire consegnarne oltre un quarto all'erario. La differenza tra i due trattamenti? Esclusivamente nel profilo giuridico dell'attività esercitata. "Lavoro che scegli, tassa che paghi", si potrebbe sintetizzare in uno slogan. Sono i risultati, sorprendenti, di una ricerca dell'Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle Piccole imprese dal titolo: "Il fisco non è uguale per tutti". Un reddito da 10mila euro annui è esente per il lavoratore dipendente. Gli stessi 10mila euro sono tassati al 16,6% per imprenditori individuali in contabilità semplificata e professionisti, addirittura al 26,5% per l'imprenditore in contabilità ordinaria. continua..
Pensioni per avvocati, ingegneri, architetti, geometri e farmacisti: mancano quasi 3 milioni di contributi.
Abolito il contributo minimo soggettivo Inarcassa per i professionisti che pensano di dichiarare nel 2014 un reddito inferiore a 15.690 euro: già quest'anno possono non versare il contributo soggettivo minimo e pagare, a dicembre 2015, il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto. E ancora. Per gli avvocati scatta l'iscrizione obbligatoria alla Cassa forense con versamento di un minimo contributivo soggettivo in misura fissa, cioè indipendentemente dal reddito dichiarato.
La situazione delle casse professionali non è delle più floride, ma solo perché gli iscritti sono restii a pagare. continua..
La fattura elettronica è un documento che nasce e viene trasmesso in formato digitale. Su questo blog abbiamo parlato spesso di fattura elettronica. In questo post ci soffermeremo sulle modalità di assolvimento dell'imposta di bollo sulla fattura elettronica. La fattura elettronica, per restare tale, non deve essere stampata ma seguire regole di conservazione digitale. Nel caso, ad esempio, di contribuenti minimi che devono emettere fattura elettronica ad enti pubblici, sorge il dubbio per l'affissione del contrassegno telematico in sostituzione della marca da bollo sulla fattura. Con le nuove disposizioni contenute nel decreto del MEF datato 17 giugno 2014 e riportato in allegato al presente post, si detta la nuova disciplina per l'assolvimento dell'imposta di bollo sulla fattura elettronica: continua..
Avvocati, la rivoluzione per la previdenza arriva in piena estate. Forse per attirare meno l’attenzione, mentre molti studi professionali sono chiusi per ferie, o magari per una coincidenza temporale poco fortunata, arriva il bollino della Gazzetta Ufficiale per il regolamento che impone l’obbligo di iscrizione per tutti alla cassa forense. Proprio in mesi nei quali moltissimi giovani avvocati chiedono la cancellazione per l’impossibilità di sostenere i costi di iscrizione a fronte delle retribuzioni magre o inesistenti, diviene effettiva una delle parti più criticate della riforma forense del dicembre 2012, rimasta in applicazione a metà per la lentezza con cui si sono approvati i provvedimenti di attuazione necessari a metterne in pratica le novità più profonde. continua..