A commento degli ultimi articoli sull’Adhd pubblicati da Tempi (vedi il servizio apparso nel settimanale e l’intervista di tempi.it), la psicologa Eleonora Mazza ci ha inviato l’intervento che volentieri proponiamo di seguito.
Attualmente durante gli incontri con i genitori e gli educatori della scuola dell’infanzia o gli insegnanti della scuola primaria sento frequentemente usare la parola “iperattività”. Credo personalmente che spesso si abusi di tale definizione o se ne faccia un uso improprio. Basta infatti che un bambino fatichi a stare seduto per lungo tempo, si muova con vivacità nel suo ambiente o tenda a infrangere le regole presenti nel contesto in cui si trova che viene subito etichettato come “bambino iperattivo”. Ma che significato ha tale “diagnosi”? continua..