Il consorzio universitario che si occupa della ricerca dati dell’istruzione italiana ha pubblicato la classifica delle facoltà con la più alta percentuale di disoccupati a un anno dalla laurea. Nella top ten ci sono ben 9 università umanistiche.
La facoltà più inutile d’Italia? E’ Giurisprudenza. Almeno a guardare i dati del consorzio interuniversitario Almalaurea che ha pubblicato di recente la classifica dei corsi universitari con la più alta percentuale di disoccupati a un anno dalla laurea. Una precisazione va fatta subito, come del precisa lo stessa Almalaurea: per quanto possa trattarsi di una pubblicazione utile per gli studenti ancora indecisi in questi ultimissimi giorni d’iscrizione, è comunque una graduatoria da prendere con le molle vista la presenza di numerose variabili che entrano in gioco. Ad ogni modo in testa, come detto, c’è Giurisprudenza continua..
A commento degli ultimi articoli sull’Adhd pubblicati da Tempi (vedi il servizio apparso nel settimanale e l’intervista di tempi.it), la psicologa Eleonora Mazza ci ha inviato l’intervento che volentieri proponiamo di seguito.
Attualmente durante gli incontri con i genitori e gli educatori della scuola dell’infanzia o gli insegnanti della scuola primaria sento frequentemente usare la parola “iperattività”. Credo personalmente che spesso si abusi di tale definizione o se ne faccia un uso improprio. Basta infatti che un bambino fatichi a stare seduto per lungo tempo, si muova con vivacità nel suo ambiente o tenda a infrangere le regole presenti nel contesto in cui si trova che viene subito etichettato come “bambino iperattivo”. Ma che significato ha tale “diagnosi”? continua..
"Le donne che subiscono violenza necessitano di una rete di sostegno. Gli psicologi hanno un ruolo importante: occorre essere formati per poter intervenire in modo adeguato, riconoscere chi ha subito violenza e sostenerlo nel modo piu' corretto". Cosi' il presidente dell'Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia Roberto Calvani continua..
Ospedali psichiatrici giudiziari, ormai la chiusura è un miraggio. Dopo continue proroghe, infatti, sembrano svanite tute le speranze di vedere riconvertite le strutture di internamento al 31 marzo 2015, ultima data concessa dal governo.
La relazione firmata dal Guardasigilli Andrea Orlando e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, infatti, non lascia spazio a ulteriori dubbi: i manicomi criminali – o, meglio, gli enti che ne hanno preso posto e funzioni – non chiuderanno i battenti entro i tempi previsti, poiché molte regioni non sono al passo con l’iter di conversione degli istituti. continua..
Una fetta sempre più rilevante dei minori che sono in carico ai servizi di Neuropsichiatria infantile è oggi rappresentata dai migranti: i bambini e gli adolescenti non italiani sono oltre un quinto del totale, in costante aumento. Se si fa riferimento ai servizi sociali comunali, la quota sale addirittura al 60 per cento. Di fronte a questo scenario in continuo cambiamento, il dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Piacenza ha intrapreso alcuni anni fa un percorso per rispondere al meglio a esigenze diverse e offrire un aiuto clinico mirato, fruibile e sostenibile. Il modello seguito è quello della scuola parigina di Marie Rose Moro, una dei massimi esperti europei sul tema, ieri ospite in città proprio per due giorni di workshop che hanno consentito agli operatori sanitari e dei servizi sociali di fare il punto su quanto finora sperimentato sul campo. continua..